Situazione disastrosa in casa Milan, Cardinale chiamato a una decisione difficile da prendere ma necessaria
Non era in questo modo che tifosi, addetti ai lavori, squadra e dirigenza immaginavano l’inizio di stagione del Milan. I rossoneri sono partiti per un nuovo ciclo con grandi ambizioni, ma tra tantissime difficoltà, anche superiori alle attese.
Che le scelte della dirigenza milanista fossero controcorrente e rischiose si sapeva, ma è un Diavolo che alla prova dei fatti rischia già di dover rivedere al ribasso la propria asticella, almeno per quest’anno, e di riconsiderare i propri piani e progetti. In campo, la squadra di Fonseca fa fatica a emergere e ha palesato sofferenza tecnica e tattica in praticamente tutte le sfide disputate. Non sorprende che la panchina del portoghese sia già a rischio.
Le attenuanti per il tecnico lusitano comunque ci sono, per una squadra che sul mercato è stata costruita in maniera non ottimale. E venendo messo in discussione praticamente subito alle prime difficoltà. L’operato dei dirigenti del Milan va stigmatizzato in almeno altrettanta misura, anzi le responsabilità del club per come le cose stanno andando sono assai maggiori.
Il nuovo ciclo voluto da Cardinale poggia su presupposti ambiziosi ma su basi non altrettanto solide. E il numero uno di Red Bird è chiamato adesso a una scelta davvero difficile ma cruciale.
Se siamo già da un po’ in toto-esonero per quanto riguarda Fonseca, è il momento, per il Milan, di analizzare la questione Ibrahimovic. Lo svedese è entrato in scena da dirigente come vero e proprio numero due di Cardinale, ma le polemiche lo hanno già investito per comportamenti e atteggiamenti vari.
Le assenze di questo periodo e il ritorno in scena con le dichiarazioni discutibili di Milan-Liverpool hanno restituito l’idea di un Ibrahimovic non adeguato al ruolo di dirigente. Come sottolinea anche il giornalista di ‘Telelombardia’ Fabio Ravezzani, che da sempre segue da vicino le vicende del club rossonero.
Su ‘X’, Ravezzani ha analizzato così la situazione: “Ibrahimovic sta facendo disastri. Ma mi chiedo con quale criterio Cardinale gli abbia affidato la parte sportiva, senza valutarlo con attenzione. Credeva forse che fosse il superuomo visto in pochi colloqui?“.