Diversi i nomi in lizza per prendere il posto del tecnico portoghese: uno dei più noti non dovrebbe arrivare per motivi perlopiù economici
Il momento che sta vivendo Fonseca non è di certo invidiabile e questo perché sta affrontando il periodo più delicato della stagione con un Derby dal sapore amaro contro l’Inter alle porte. E se aggiungiamo che il Milan potrebbe prendere la decisione di sostituirlo a prescindere dal tabellino, allora tutto si complica.
Zlatan Ibrahimovic, poco dopo il ko in Champions League contro il Liverpool, ha voluto riunire la squadra a Milanello, allo scopo palese di motivarla in vista della sfida contro l’Inter, una partita mai come le altre considerando che i rossoneri non vincono da ben sei occasioni (dal 3 settembre 2022). Lo svedese ha parlato con tutti, Fonseca compreso, e forse in cuor suo sa che potrebbe essere l’ultimo colloquio col portoghese. Sta a quest’ultimo dimostrare di meritarsi la conferma sulla panchina.
Ma cosa succederebbe in caso di addio dell’allenatore ex Roma, scenario oramai plausibile? Se lo stanno chiedendo in molti, a Milano, in Italia e in giro per il mondo.
Milan, post Fonseca: molto difficile la pista Allegri
Come capita spesso in questi casi, il totonomi per il dopo Fonseca sta impazzando un po’ ovunque: Maurizio Sarri, Edin Terzić e Thomas Tuchel sono i tre nomi che spiccano sulla lista di Ibra e Furlani. L’ex Lazio rimane in vantaggio sugli altri per il semplice motivo che conosce a menadito la Serie A benché non sia abituato ad entrare in corsa. Per gli altri due invece molto dipenderà dalle loro pretese a livello economico e dal loro modo di far giocare la squadra.
E Massimiliano Allegri? Anche l’ex Juventus è uno dei nomi in lizza per sedersi di nuovo sulla panchina del Diavolo (lì dove ha vinto un indimenticabile Scudetto nel lontano 2011), ma anche qui molto dipenderà dalla tipologia di contratto che vorrebbe firmare. In più bisognerebbe valutare sul piano tattico come impatterebbe un eventuale arrivo del livornese: un allenatore abituato a contare su poche rotazioni e su calciatori che sono quasi sempre gli stessi. E, vista la nutrita rosa rossonera, ciò potrebbe portare a diversi malumori.
Insomma, i dubbi in casa Milan sono tanti. Ma una cosa è quasi certa a questo punto della stagione: sarà veramente difficile vedere Allegri di nuovo a Milanello come oramai più di dieci anni fa.