Le parole pronunciate da Zlatan Ibrahimovic a Sky Sport hanno sollevato parecchie polemiche: in queste ore è esploso un vero e proprio caso.
Il clima che si respira a Milanello non è certamente dei migliori. Il ko interno subito dal Liverpool (1-3) nella prima gara disputata dai rossoneri in questa Champions League 2024/2025 ha scatenato di nuovo un mare di polemiche. Oltre al risultato negativo, infatti, i tifosi non hanno affatto apprezzato l’atteggiamento della squadra, apparsa arrendevole, senza grinta e senza idee.
Inevitabilmente le maggiori critiche sono per Paulo Fonseca, che dopo il 4-0 rifilato al Venezia in campionato sperava di aver intrapreso la strada giusta con il suo Milan. Così, evidentemente, non è. Il tecnico portoghese ha ancora molto da lavorare ma non è detto che avrà il tempo per farlo: molti rumors, infatti, parlano di un probabile esonero in caso di nuovo risultato negativo nel derby contro l’Inter di domenica sera.
La dirigenza del Diavolo avrebbe già preso contatti con i possibili sostituti: i nomi che circolano di più in via Aldo Rossi sono quelli di Sarri e Terzic (che era a San Siro per Milan-Liverpool), ma occhio anche a Conceicao e Tuchel, senza dimenticare la suggestione Allegri. Ma oltre alla questione allenatore in casa Milan tiene banco anche il caso Ibrahimovic.
Rottura Ibra-RedBird! Le ultime parole non lasciano dubbi
Le parole pronunciate a Sky Sport dall’ex calciatore svedese, oggi Senior Advisor di RedBird e consigliere della proprietà del Milan, hanno scatenato un forte dibattito anche sui social. Rispondendo a Boban e Capello, infatti, Ibra ha detto che al Milan “comanda lui“, autodefinendosi “boss” e aggiungendo che tutti lavorano per lui.
Tony Damascelli, giornalista e opinionista, ha detto la sua su queste affermazioni durante il programma Radio Radio Mattino Sport e News in onda su Radio Radio. Per Damascelli, infatti, nessuno prima d’ora si era mai permesso di dire certe cose al Milan, nemmeno Berlusconi o Maldini. Il giornalista non ci gira intorno: “Stiamo assistendo a una farsa“, dice il 75enne, che si chiede a che titolo abbia parlato Ibrahimovic la scorsa sera.
Poi Damascelli rincara la dose: “In una società normale sarebbe stato mandato via per giusta causa“, sottolineando che quel ruolo che tanto riusciva a Ibrahimovic in campo non sembra poter funzionare ora che ha compiti dirigenziali. “Ibrahimovic è stato bravo come calciatore – conclude l’opinionista – ma forse si ritiene superiore al Milan“.