Ibrahimovic al centro delle discussioni in casa Milan, e su più tavoli: svelati i motivi della rottura con l’ex compagno di squadra
Il Milan non sperava di certo di finire in una situazione del genere, dove regna soltanto incertezza e poca fiducia nel futuro. C’è poco da dire, occorre soltanto lavorare per ristabilire quantomeno un minimo di gioco, anche se la prossima sfida contro i cugini dell’Inter, un derby che sarà sicuramente infuocato, non pare proprio congeniale.
Paulo Fonseca sul filo del rasoio, con lo spettro di Maurizio Sarri che aleggia dalle parti di Milanello: se dovesse arrivare un ko anche contro i nerazzurri di Inzaghi, allora lo scenario peggiore, per il tecnico portoghese, potrebbe realizzarsi, nel modo più prevedibile possibile.
Ibrahimovic però, dopo le critiche per le parole rivolte a Boban durante un’intervista, è tornato a Milanello per assicurarsi di avere in mano la situazione. Ha parlato con staff e squadra, assicurando la sua fiducia nei confronti di Fonseca.
Nel frattempo, stanno diventando più noti i motivi della rottura tra il senior advisor di RedBird e il suo ex compagno Ignazio Abate, ex tecnico della primavera rossonera.
Ibrahimovic-Abate: i motivi della rottura
Da grandi amici fuori e dentro il campo a nemici. Ibrahimovic e Abate, eroi del penultimo scudetto rossonero del 2011, si sono scontrati in silenzio e senza dare troppo nell’occhio. Poco dopo l’approdo di Abate sulla panchina della Ternana in Serie B, si è consumata la ‘vendetta’ dello svedese, almeno stando quanto riferiscono alcune fonti di informazione come il quotidiano ‘La Repubblica’.
Detto in soldoni, Ibra avrebbe chiuso i suoi rapporti non quest’anno ma l’anno scorso, in quanto l’ex terzino aveva avuto ‘la colpa’ di non far esordire in primavera sui figlio Maximilian, a detta dello svedese già pronto, sia fisicamente che mentalmente, a giocare con la maglia del Diavolo. Abate, evidentemente, non ha rispettato il consiglio del suo ex compagno, così ha impedito al giovane di prendersi una maglia da titolare.
Da lì in poi le cose sono precipitate. Poco dopo l’approdo di Abate in Umbria, Ibrahimovic ha preso la sua decisione: ha dapprima dirottato il padre di Ignazio, Beniamino, preparatore dei portieri del Milan Primavera, nella compagine femminile; poi ha deciso di licenziarlo in tronco, senza una spiegazione logica. Una ‘vendetta’ questa che confermerebbe i rapporti oramai ridotti al lumicino tra i due ex colleghi in campo.
