Pre-partita non esattamente tranquillo a San Siro prima di Milan-Liverpool: il botta e risposta è diventato subito virale
Chiamato a dare continuità anche in Europa dopo la corroborante vittoria in campionato ottenuta ai danni del malcapitato – e forse anche troppo disattento – Venezia, il Milan ha fatto clamorosamente flop sciogliendosi come neve al sole al cospetto del Liverpool.
A nulla è servito il gol lampo di Christian Pulisic, che pure aveva illuso un ‘Meazza’ stracolmo in ogni ordine di posto, per indirizzare una gara che poi è quasi subito, ed inesorabilmente, andata dalla parte degli inglesi. Due traverse, due grandi parate di Maignan e due reti nei soli primi 45′ sono state lo specchio delle difficoltà di una squadra che lamenta ancora tanti problemi.
L’incapacità di reagire dopo lo svantaggio, l’essere in balia dei Reds che comandavano a piacimento le operazioni anche dopo il 3-1 firmato da Szoboszlai a metà ripresa hanno surriscaldato gli animi dei tanti tifosi presenti allo stadio.
Qualcosa però era accaduto anche prima della gara. Che si respirasse un clima di tensione che andava ben oltre l’emozione per una partita importante sotto tanti punti di vista, lo si era capito nel collegamento pre-match dagli studi di Sky Sport.
Zlatan Ibrahimovic, il Senior Advisor del club rossonero, ha risposto piccato alla considerazione fatta da Zvonimir Boban, ex leggenda del Milan, a proposito degli effettivi compiti dirigenziali dell’ex bomber scandinavo.
L’antefatto è stato un’intervista rilasciata dal croato a ‘La Gazzetta dello Sport‘. Boban si era chiesto, senza troppa diplomazia, quale fosse effettivamente il ruolo di Ibra nella società rossonera. Zlatan, trovandosi l’ex centrocampista negli studi di Sky, ha maliziosamente ripreso l’argomento, stuzzicato anche dall’insistenza di Boban sulla mancata comprensione degli effettivi compiti e responnsabilità dell’uomo da Malmo.
“Pure Boban non ha capito il mio ruolo“, ha esordito Ibra. “Ti spiego adesso: comando io, sono io il boss e tutti lavorano per me. Si lavora in silenzio”, ha detto con la consueta enorme autostima lo svedese.
“Quando il leone va via, i gattini arrivano. Quando il leone torna, i gattini spariscono. Il livello è molto basso, si parla troppo ma io penso solo a lavorare“, ha concluso Ibrahimovic ponendo fine ai dubbi legati alla sua importanza nel club di Via Aldo Rossi.