Settimana con due big match per il Milan, atteso da Liverpool e Inter. Intanto, per i rossoneri c’è un problema ancora da risolvere
Il 4-0 sul Venezia ha contribuito quantomeno a rasserenare l’ambiente in casa Milan, in vista di una settimana alquanto impegnativa nella quale i rossoneri dovranno fronteggiare Liverpool e Inter, due tra le squadre più forti d’Europa.
Due partite che diranno molto sulle potenzialità dell’organico rossonero e sulle scelte di Fonseca, finito già sul banco degli imputati dopo l’inizio di campionato alquanto deludente con due soli punti in tre partite contro Torino, Parma e Lazio, tutti avversari ampiamente alla portata dei rossoneri, ora staccati di cinque punti dall’Udinese capolista.
Milan che, durante la pausa per le Nazionali, ha ricevuto anche la brutta notizia dell’infortunio al polpaccio per Bennacer. Operato in Finlandia, l’algerino rientrerà nel 2025 con la certezza, di fatto, di restare in rossonero, considerato che il grave infortunio ne impedirà l’eventuale cessione nel mercato di Gennaio, diventata peraltro impossibile all’Olympique Marsiglia dopo l’ingaggio di Rabiot.
Sessione di mercato invernale in cui il Milan proverà, finalmente, a piazzare Fode Ballo Touré e Divock Origi. Entrambi finiti fuori rosa dopo il rientro dai prestiti con Fulham e Nottingham Forest, i due non si stanno nemmeno allenando a Milanello con il resto della squadra.
In estate è stato Ballo Toure quello che ha ricevuto le offerte migliori per lasciare il Milan. Sembrava fatta per il suo passaggio al Saint Etienne, club neo promosso in Ligue 1, con il quale la trattativa è saltata in extremis per il mancato accordo sull’ingaggio. L’ultimo giorno di mercato in Turchia, invece, ci ha provato nuovamente anche il Besiktas con la proposta di un contratto pluriennale.
Anche in questo caso, nulla da fare. Ballo Touré è rimasto formalmente al Milan con il contratto in scadenza nel 2025. Rinnovo impossibile per l’esterno senegalese che i rossoneri proveranno di nuovo a cedere a inizio anno. E’ l’ultima chance rimasta per ricavare anche un piccolo indennizzo dalla sua partenza che sarà inevitabile a fine stagione, a parametro zero.
Diversa la situazione di Divock Origi. A differenza del compagno di squadra, l’attaccante belga ha un contratto più lungo, in scadenza nel 2026. La sua permanenza, inoltre, impatta anche sul bilancio, considerato l’ingaggio annuale di 4 milioni netti attualmente percepito dall’ex Liverpool. Per Origi si è ipotizzata anche la rescissione contrattuale. In estate, il belga ha rifiutato proposte arrivate dalla Turchia e dall’Arabia.