Paulo Fonseca in bilico al Milan, la risposta del tecnico portoghese porta allo scontro con una leggenda rossonera
E’ un mese di settembre in cui le temperature si sono abbassate piuttosto all’improvviso lasciando spazio al maltempo, dopo una lunga estate torrida, ma il clima nel mondo del calcio rimane assai caldo. Specialmente al Milan, che vive una fase concitata e delicata, in cui dover provare a riscattare un complicato avvio di stagione.
Non c’è stata, di sicuro, la partenza che ci si attendeva in casa rossonera, tutt’altro. Nonostante dal precampionato fossero arrivate indicazioni abbastanza incoraggianti. Di tempo per recuperare ce n’è, ma la strada per Paulo Fonseca si è già fatta in salita.
L’allenatore portoghese è stato scelto con convinzione dalla dirigenza milanista, per aprire un nuovo ciclo, una decisione controcorrente che per adesso la società sta portando avanti. Ma nella consapevolezza di dover monitorare la situazione con attenzione. Del resto, i risultati sono sempre uno dei primi termometri con cui viene giudicato il lavoro di un allenatore.
Alle viste, per il Milan, due appuntamenti fondamentali in questa prima parte di stagione. Il debutto in Champions League con il Liverpool e il derby con l’Inter, il doppio big match potrà dire molto sul prosieguo dell’annata e sull’avventura milanista di Fonseca. Per uscire dalle sfide con i ‘Reds’ e con i campioni d’Italia con risultati importanti, servirà un Milan al suo meglio e questo l’allenatore lo sa molto bene.
Intanto, Fonseca prova a legittimare il suo operato rispondendo a modo suo alle inevitabili tensioni del momento. Nella conferenza stampa di vigilia contro il Venezia, c’è stato spazio per una replica alle dichiarazioni di Zvonimir Boban.
L’ex giocatore milanista, in una intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ dei giorni scorsi, aveva spiegato come a suo dire la squadra avesse le caratteristiche per dover giocare a tre in mezzo al campo, con Sarri che in precedenza aveva affermato che Loftus-Cheek è una mezzala. Fonseca, con diplomazia ma con fermezza, ha risposto in questo modo alla relativa domanda: “Per me Sarri è il miglior allenatore italiano e rispetto opinioni costruttive come la sua e quella di Boban. Ma sono opinioni, perché io lavoro con i giocatori. Io devo seguire le idee in cui credo, non quelle degli altri”. Il popolo milanista attende di scoprire se la strategia pagherà.