Il labiale dell’arbitro Di Bello ha scatenato il putiferio sul web da parte dei tifosi del Milan: ecco qual è la verità sulle sue parole a fine match
Milan-Atalanta è già storia di questa stagione e della Coppa Italia, con i rossoneri che sono stati eliminati dalla competizione a San Siro, in un derby lombardo che non ha regalato grande spettacolo, ma l’ennesima nota stonata per la squadra di Stefano Pioli.
Sì, perché dopo che le cose si erano messe piuttosto bene con una grande combinazione sulla fascia sinistra e la rete di Rafael Leao, gli orobici hanno sempre più preso il dominio del campo e sono riusciti a ribaltare il match, strappando la qualificazione in semifinale. Oltre alle giocate dei singoli e all’esito finale, la scena l’ha rubata l’arbitro Di Bello e anche stavolta sono dolori per i direttori di gara italiani.
Gli episodi controversi sono molti e da entrambe le parti: i nerazzurri recriminano per un rigore netto non dato a De Roon, placcato a pochi passi dalla linea di porta nel primo tempo – episodio che ha portato all’espulsione di Gian Piero Gasperini. Ma anche il Milan è rimasto insoddisfatto, un po’ per il penalty assegnato senza troppi dubbi (e invece ce ne sono) per un intervento di Jimenez su Miranchuk, un po’ per un rigore, che secondo molti c’era, nel finale della gara. Le polemiche restano, da entrambe le parti.
Il labiale di Di Bello scatena i social: cosa è successo davvero dopo Milan-Atalanta
I social, e in particolare i tifosi del Milan, si sono concentrati anche su un video che vede come protagonista proprio l’arbitro Di Bello. In molti hanno interpretato il suo labiate con la frase: “Andate a casa” e sarebbe un chiaro riferimento a Leao e compagni.
Vedendo e rivedendo il filmato, non sembrano esserci molti dubbi, ma i sensi a volte ingannano e non serve scomodare Platone per dimostrarlo. La realtà, infatti, è un’altra: il direttore di gara si stava semplicemente rivolgendo a Var, Avar, quarto uomo e il resto dei suoi colleghi collegati via radio per dirgli “Grazie ragazzi”, alla fine dell’incontro.
Gli insulti non sono mancati in ogni caso su Twitter, dove in molti hanno gridato allo scandalo, alla vergogna e scatenato una vera e propria shitstorm nei confronti di Di Bello. Invece no, almeno in questo si può assolvere, al contrario di una conduzione del match che ha scontentato tutti.