Pellegatti non ci sta e attacca l’allenatore in diretta: le sue dichiarazioni sono subito diventate virali
Il Milan ha giocato ieri la partita di campionato contro la Roma di Jose Mourinho nella prima gara di ritorno del campionato 2023/2024.
Ad analizzare questa sfida ci ha pensato lo storico giornalista rossonero Carlo Pellegatti, voce che per anni ha accompagnato le gesta dei diavoli in giro per il mondo. Ai microfoni di TvPlay Pellegatti si è lasciato andare a diverse considerazioni sul match e più in generale sullo stato attuale del campionato italiano che vede per il momento una sfida a due tra Inter e Juventus per la vittoria dello scudetto. In questi ultimi tempi ad essere quasi osannati da tutti gli addetti ai lavori e dagli appassionati sono i due tecnici delle squadre di vertice, Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, allenatori che solo qualche mese fa erano invece oggetto di critiche feroci, un po’ come sta accadendo a Stefano Pioli. “Max è un grande allenatore ma Pioli non è da meno“, esordisce Pellegatti. “Stefano cerca sempre di innovare e di dare nuovi stimoli ai giocatori, forse alcune volte questa cosa gli si ritorce contro ma bastano due risultati di un certo tipo e la classifica potrebbe essere già ben diversa”.
Ritornando invece sul match tra Milan e Roma, per Pellegatti il modo di giocare dei giallorossi con un ritmo spesse volte assai compassato potrebbe favorire i rossoneri, almeno sulla carta. Con Theo che tornerà in fascia in tandem con Leao si potrebbero creare parecchi problemi alla squadra di Jose Mourinho. Proprio alla complicata situazione del tecnico portoghese dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia con la Lazio Pellegatti ha concentrato i suoi ultimi pensieri.
“Credo che in questo momento con un campionato ancora da scrivere e l’Europa League dove ha già dimostrato di essere tra i migliori, un esonero non sarebbe la scelta più azzeccata“. Un allenatore, il portoghese, che non sarà tra i più amati dai tifosi rossoneri, ma che per Carlo rimane tra i più esperti in circolazione. “Non amo il suo calcio, ma alla fine ti porta spesso a risultati. Raggiunge gli obbiettivi che gli prefissa la società e questo è un grande merito. Di lui però non mi piacciono le continue espulsioni. Averlo in panchina è fondamentale, e la sua assenza lo paragono a una nave che di tanto in tanto lascia a terra il suo comandante, non è che tutte le volte puoi puntare sul vice”.