Il Milan si prepara ad un cambio in panchina: addio Pioli, c’è Ibrahimovic dietro la scelta del nuovo allenatore rossonero
Non è affatto un mistero che la stagione del Milan abbia riservato un mare di delusioni ai tifosi rossoneri. A partire dall’eliminazione dalla Champions League in un girone che, seppur complesso, poteva essere gestito sicuramente meglio dalla squadra di Stefano Pioli.
Sul banco degli imputati per un futuro mai così claudicante vi è finito proprio l’allenatore del ‘Diavolo’ che, nonostante un contratto in essere fino al 30 giugno 2025, dovrebbe salutare il Milan al termine dell’attuale stagione. Si è parlato a lungo di un cambio in corsa, vista la situazione quasi tragica registrata tra novembre e dicembre: ma adesso, con i risultati che cominciano ad arrivare, la permanenza di Pioli sarà prolungata fino a giugno.
Poi, la svolta nella quale potrebbe rientrare con forza il pensiero di Zlatan Ibrahimovic. Un legame indissolubile col Milan, prima da calciatore e adesso da consigliere diretto del patron rossonero (e di RedBird) Gerry Cardinale.
La società di Via Aldo Rossi sta quindi tenendo traccia di tutte le possibilità che a bocce ferme potrebbero fare comodo per dare vita ad un nuovo ciclo che, si spera, possa molto presto venire considerato vincente.
In tal senso nelle scorse ore il giornalista Fabio Ravezzani, su ‘X’, ha lasciato intendere quello che sarebbe il profilo su cui il Milan – e lo stesso Ibrahimovic – starebbero seguendo con grandissima attenzione.
Post Pioli, la scelta di Ibra: “Sarebbe perfetto”
Il direttore di Telelombardia è tornato a parlare di Milan e nello specifico di quello che sarà il tecnico rossonero del futuro. Non Antonio Conte, che pure è stimatissimo ma che pretenderebbe uno sforzo economico sia sul mercato che in termini di ingaggio. Il nome giusto è quello di Thiago Motta.
Per Ravezzani il Milan sta puntando forte sull’ex centrocampista e per diversi motivi: “Ibrahimovic lo conosce bene, lo stima (insieme al PSG) senza contare che gioca col modulo per cui è stata costruita la squadra (difesa a 4). Ingaggio sostenibile (2 mln a Bologna) e sa valorizzare i giovani“. Insomma, un profilo davvero perfetto per quella che è la politca portata avanti da Cardinale e la voglia di non strafare in termini economici sul mercato.
Adesso toccherà fare i conti con la folta concorrenza nella corsa all’italobrasiliano che alla guida del Bologna sta facendo impazzire tutti: per fine stagione, altre panchine rischiano di saltare. Dal Napoli alla Roma, Thiago Motta è un nome destinato a ravvivare gli animi, non solo di casa Milan.