Il Presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, irrompe sulla scena: ‘scippo’ in piena regola ai danni del Milan e della Juventus
Più che un Diavolo il Milan è un gambero: un passo in avanti e un passo indietro. I rossoneri procedono a corrente alternata: dopo il 3-o rifilato al Monza tra le mura amiche, gli uomini di Stefano Pioli hanno pareggiato per 2-2 – con il pari definitivo acciuffato al 90esimo con una girata di un redivivo Luka Jovic su sponda di testa di Olivier Giroud – contro la Salernitana, fanalino di coda.
Anche dopo il trionfo casalingo contro il Frosinone la corsa dei rossoneri si è fermata: ko in quel di Bergamo contro l’Atalanta. No, così non si va lontano. E l’infermeria è un alibi che non regge più: nel calcio nulla è scontato, certo, ma perfino un Diavolo incerottato avrebbe potuto e dovuto avere ragione di un ‘Cavalluccio marino’ che fin qui ha preso schiaffi da tutti.
Insomma, sono tanti i capi d’accusa che pendono sul capo di Stefano Pioli. D’altronde, si sa, quando una squadra non gira e i risultati non sono quelli attesi, la colpa è sempre e soltanto del tecnico. E, infatti, si fanno sempre più insistenti le voci di un cambio della guardia sulla panchina rossonera. Ma lo smacco per il Milan (e la Juventus) è dietro l’angolo.
Thiago Motta, irrompe Al-Khelaifi: Juve e Milan rischiano lo scippo
Thiago Motta è l’allenatore del momento. Alla guida del Bologna sta facendo faville: i felsinei non solo veleggiano in zona Champions League – qualcosa di impensabile ai nastri di partenza della stagione – ma hanno anche eliminato dalla Coppa Italia l’Inter, capolista della Serie A e detentrice del trofeo, con una rimonta nei minuti finali dei tempi supplementari.
Insomma, l’ex centrocampista dell’Inter del triplete (osannato dal pubblico di ‘San Siro’) è il nuovo profeta della panchina, il tecnico che sognano le big italiane e straniere. In particolare, il Milan e la Juventus hanno messo gli occhi sul tecnico felsineo per iniziare un nuovo ciclo.
Tuttavia, il futuro di Thiago Motta potrebbe essere all’estero, in quella Parigi dove ha concluso la carriera dopo 166 presenze e 8 gol con la maglia del Paris Saint-Germain. Se Luis Enrique, attuale tecnico del club parigino, dovesse fallire l’obiettivo della Champions, con il PSG che è atteso dall’incrocio, agli ottavi di finale, tutt’altro che agevole con la Real Sociedad (ne sa qualcosa l’Inter), il suo destino, come quello dei suoi predecessori, sarebbe segnato.
Ebbene, in quel caso Nasser Al-Khelaifi, Presidente del PSG, potrebbe affidare la panchina proprio al suo vecchio pupillo Thiago Motta, senza contare che l’italo-brasiliano ha mosso i primi passi da allenatore nel club parigino. Il Diavolo e la ‘Vecchia Signora’, quindi, sono avvisati: ci sono i presupposti per uno ‘scippo’ in piena regola.
