Il mondo del calcio ha perso un’icona molto amata nella piazza italiana: molti tifosi non l’hanno presa affatto bene
Lo sport, e soprattutto il calcio, sono fatti di eroi ed eroismo, persone in cui identificarsi e soprattutto in cui un club si rivede, che possono segnare la storia e la felicità di un intero popolo. Molto spesso ci si lamenta di come le cose sia cambiate: tutto gira attorno al denaro, dicono, non ci sono più i presidenti di una volta.
Bene, se si vuole usare questa terminologia, Raffaele De Matteis era un presidente di una volta, uno di quelli molto legato alla squadra e pronto a fare tutto il necessario per raggiungere gli obiettivi, mettendoci di base sempre il cuore. Non avrà avuto l’eco di numeri uno come Moratti e Berlusconi, ma il noto avvocato ha fatto molto bene alla guida del Brindisi, proprio con la nomina di presidente onorario. Se n’è andato a 60 anni e ha reso tristi molti, in generale qualsiasi cuore biancazzurro.
Ha segnato un’intera epoca per gli adriatici, simbolo di rinascita e risalita dopo il baratro. Infatti, ha preso le redini in Prima Categoria e ha vissuto da protagonista tutto il percorso e le promozioni fino alla Serie D.
De Matteis stroncato da un brutto male: perché era un’icona per il Brindisi
In città, era impossibile sentir parlare male di lui, anche per la simpatia che infondeva in tutti i tifosi. Tutte le domeniche era lì a tifare, uno dei tanti e senza alcuna presunzione, ma con nessuna voglia di mollare, insieme al suo inseparabile cagnolino Ivano.
Un brutto male ha stroncato prematuramente la sua vita quando ancora avrebbe avuto molto da dare, a 60 anni. Lottava da tempo e, alla fine, non ce l’ha fatta, scatenando la tristezza di un intero popolo. Prima di morire, ha anche coronato il suo sogno d’amore con il matrimonio. I messaggi sono stati tantissimi nelle ultime ore, anche via social, per ricordare De Matteis.
Basta entrare sul suo profilo Facebook per notare l’apprezzamento delle persone: in tanti hanno sottolineato come fosse un ‘grande uomo’, altri come fosse un tifoso speciale per il Brindisi. Ne ha parlato anche il consigliere comunale Cesare Mevoli: “Mi mancheranno le tue telefonate per aggiornarti, a Dio”. Insomma, ha lasciato un vuoto umano, non solo calcistico, ma proprio per questo sarà assolutamente indimenticabile.