Scambio in Premier League: il deludente Noah Okafor subito via dal Milan. Ecco, di seguito, tutti i dettagli
Dopo 2 punti in tre gare prima dello stop per gli ultimi impegni della Nazionale nell’ambito delle qualificazioni a Euro 2024 il Milan è ritornato alla vittoria battendo tra le mura amiche la Fiorentina per 1-0.
Ai rossoneri è bastato il rigore trasformato da Thiago Hernandez per avere ragione dei viola, un minimo vantaggio difeso con le unghie e i denti e su cui Mike Maignan ci ha messo letteralmente la faccia: il numero 1 del Diavolo ha salvato il risultato respingendo con il volto, all’ultimo assalto dei viola, la conclusione di Mandragora.
Tira un sospiro di sollievo e sorride Stefano Pioli per i tre punti che sono anche tre puntelli alla sua traballante panchina. Tuttavia, il tecnico rossonero non può essere de tutto contento: il match winner, l’esterno ex Real Madrid, quindi non un attaccante di ruolo, non è casuale.
Quando è assente Olivier Giroud, come contro la Fiorentina a causa della squalifica per il rosso contro il Lecce, non c’è nessuno che la metta dentro. Una sterilità offensiva che sta diventando un problema anche perché il suo vice designato, Noah Okafor, ha le polveri bagnate: lo svizzero è fermo ai due centri in rapida successione contro il Cagliari e la Lazio rispettivamente il 27 e il 30 settembre scorsi.
Okafor subito via dal Milan: scambio con Martial del Manchester United?
Scatta, dunque, l’allarme rosso(nero) in casa Milan per un reparto offensivo che mostra la corda: è impensabile e ingeneroso pretendere che l’ex blues, 37 primavere sul groppone, possa tirare la carretta per l’intera stagione.
Occorre, quindi, un valido rincalzo in grado di far rifiatare il francese senza abbassare il potenziale offensivo dell’undici rossonero. Ma chi? Orbene, gli agenti e gli intermediari potrebbero proporre al Milan e al Manchester United uno scambio alla pari, a gennaio, tra Okafor e Anthony Martial il cui rendimento è identico a quello dello svizzero: due gol e due assist in 16 apparizioni totali con la maglia dei Red Devils.
Dunque, un affare davvero alla pari, eppure non così semplice da chiudere come si potrebbe pensare: infatti, nel caso Moncada e i suoi più stretti collaboratori risponderebbero picche. Il motivo? È quello con cui devono fare i conti (è proprio il caso di dirlo) i club della nostra Serie A quando sono impegnati in trattative per calciatori che militano in Premier League: Anthony Martial guadagna tanto, troppo per le casse societarie rossonere.
Insomma, il peso dell’attacco rossonero è e sarà ancora (quasi) tutto sulle spalle di Olivier Giroud, con Stefano Pioli che fa gli scongiuri affinché il francese da qui al termine della stagione non si becchi neanche un banale raffreddore.