In casa Milan si è sollevato il polverone del grande cambiamento. Nonostante la vittoria ottenuta contro la Fiorentina, il ritorno di Zlatan Ibrahimovic può smuovere ulteriormente gli equilibri.
Il gol di Theo Hernandez a San Siro contro la Fiorentina ha rilassato l’ambiente rossonero. Stefano Pioli può tirare un sospiro di sollievo e concentrare le energie per l’impegno di Champions League che martedì attende il gruppo dei giocatori contro il Borussia Dortmund. Una gara fondamentale per cercare di superare il girone e ritrovarsi agli ottavi di finale della competizione. Dopo la sfida internazionale, potrebbero esserci delle grosse sorprese.
L’ex calciatore e stella, Zlatan Ibrahimovic, è in continuo contatto con la dirigenza del Milan per trovare l’accordo definitivo circa il suo ritorno, nel ruolo di super consulente. Una figura ibrida che aiuterà molto nelle scelte da operare per il futuro e sarà anche da sprono per i calciatori attualmente in rosa. Ne ha parlato il giornalista Carlo Pellegatti, intervenuto ai microfoni di ‘TvPlay’ su Twitch, in occasione del programma ‘Gol di Tacco’.
Il noto collega ha spiegato che Ibra sarà vicino alla squadra, smentendo anche le indiscrezioni circa il fatto che mister Pioli non gradisca la sua vicinanza: “Non è vero, sono sciocchezze. Pioli non può fare tutto, ma attenzione perché fin da lunedì potrebbero esserci delle sorprese”. Il riferimento sarebbe al cambiamento in società, che comincerebbe proprio con l’approdo di Ibrahimovic.
Ibrahimovic sta per tornare al Milan, Pioli deve fare attenzione: il motivo
La data ancora sospesa per il ritorno dello svedese al Milan non riguarderebbe l’aspetto economico. Il problema che sussiste sarebbe relativo ai dettagli, dei quali si sta discutendo all’interno della dirigenza e con lo stesso ex giocatore, per il resto dubbi non ce ne sono: “Cardinale lo vuole e Ibrahimovic ha già dato una scossa, quando è stato a Milanello”. Questa scossa potrebbe riguardare anche un successivo cambio di allenatore, qualora le prossime gare non apportassero un numero di punti necessari per ritenersi competitivi sia in campionato che in Champions League.
Secondo Carlo Pellegatti, Pioli rischierebbe seriamente alla luce di tale discorso: “I nomi che circolano per la panchina, se va male, sono quello di Donadoni e quello di Abate. Quest’ultimo non è una novità, già è alla Primavera”. Nel frattempo ci sarebbero già state delle riunioni per cercare di ricompattarsi, ma della verità è padrone il tempo e anche gli infortuni. Con la squadra più o meno al completo sarà più semplice ragionare.