La Juventus è ancora nei guai, nonostante la recente striscia di risultati positivi in Serie A. A sorpresa, emerge il rischio retrocessione per i bianconeri.
Sette risultati utili consecutivi, con una striscia recente e ancora aperta di cinque vittorie in fila, sempre a segno (tranne che contro l’Atalanta) e con un solo gol subito (dal Cagliari). La Juventus sta decisamente sorprendendo tutti, in questo inizio di stagione, e al momento è la principale rivale dell’Inter per la conquista dello scudetto. Bianconeri e nerazzurri si sfideranno a Torino il 26 novembre, dopo la pausa delle nazionali, e i due punti di divario in classifica potrebbe cambiare in maniera determinante.
Eppure, all’improvviso arrivano brutte notizie per la società bianconera, anche se pochissimi finora ne hanno parlato. Per la Juventus si profila infatti un’incredibile retrocessione, che avrebbe conseguenze molto serie a livello sportivo: sul tavolo c’è addirittura la possibilità di scivolare fuori dalle serie professionistiche. Un guaio serio, ma che, se non altro, non riguarda direttamente Allegri e i suoi ragazzi.
Il problema è infatti relativo alla Juve Next Gen, un tempo nota come Juventus U23, ovvero la seconda squadra che dal 2018 milita in Serie C. In questi anni, il progetto ha portato a interessanti risultati, e infatti la possibilità di aprire delle seconde squadre sta raccogliendo nuovi favori in Serie A. L’Atalanta ha già provveduto a crearne una, e anche il Milan starebbe valutando questa possibilità. Nel frattempo, però, proprio in casa bianconera questo progetto sta generando discussione in questi giorni.
Juventus a rischio retrocessione: la Next Gen vede da vicino la Serie D
Ancora sconfitta, domenica 12 novembre in casa contro la Carrarese, la Juve Next Gen di Massimo Brambilla si trova ora penultima nel Gruppo B della Serie C. Il bottino dei giovani bianconeri è piuttosto magro, con appena 11 punti conquistati in 12 partite. Il campionato è ancora lungo, ma il rischio retrocessione è al momento piuttosto concreto, e apre peraltro a problematiche di regolamento non di poco conto.
Non essendo una società dilettantistica, la Juventus non potrebbe avere la sua seconda squadra in Serie D, e dovrebbe quindi chiedere un ripescaggio in Serie C, se si liberasse un posto. Ma a quel punto i bianconeri non avrebbero la priorità su altre aspiranti, tra cui proprio la possibile seconda squadra del Milan, e la situazione si complicherebbe enormemente. Ecco perché a Torino si dovrà riuscire a invertire la rotta, così da portare a casa una salvezza sul campo che, al momento, non pare affatto semplice.