Il centravanti francese, uomo-chiave dell’attacco rossonero, aspetta una chiamata dal club per il rinnovo: l’ipotesi addio si fa concreta
Per molti tifosi rossoneri è stato lui l’uomo-scudetto, quello che ha avviato la splendida cavalcata con cui il Milan, nella stagione 2021/22, ha sopravanzato l’Inter guadagnandosi la gloria del Tricolore. La doppietta realizzata nel celeberrimo derby del febbraio 2022 – quello del ‘Si è girato Giroud’ – è rimasta scolpita nella memoria del popolo milanista.
Olivier Giroud è però molto altro. È il calciatore che, cifre alla mano, sta sostenendo quasi da solo l’attacco del Milan in questa stagione. L’avanzare della sua carta d’identità – sono ormai 37 le primavere sulle spalle – sembra essere inversamente proporzionale al suo rendimento, nonché alla sua media-gol. 11 gol in 29 presenze al primo anno, 13 in 33 il secondo e già 7, in 11 gare, nell’anno in corso. Come pensare di rinunciare ad un campione di tale lignaggio quando oltretutto il suo sostituto, Luka Jovic, appare del tutto inadeguato alla causa?
Il bomber ex Arsenal e Chelsea ha allungato il suo contratto col Milan nello scorso aprile, legandosi al club meneghino fino al 30 giugno del 2024. L’attaccante non ha ancora incontrato la dirigenza per discutere di un eventuale ulteriore allungamento del contratto, ma il tempo, in questo senso, stringe. Lusinghe d’Oltreoceano starebbero facendo vacillare il transalpino, che ha dato un preciso ultimatum al suo club.
Olivier Giroud, quale futuro? Piomba la MLS
Secondo le ultime indiscrezioni, l’entourage del francese attenderà massimo fino a gennaio per capire le reali intenzioni di Furlani e soci. La sensazione è che ci si possa trovare in una situazione simile a quella vissuta dall’Inter con Edin Dzeko. Probabilmente il Milan sarebbe addirittura entusiasta di prolungare il contratto dell’attaccante fino al 2025, ma difficilmente acconsentirà ad una proposta di tipo biennale, come invece sarebbe gradita agli agenti del giocatore.
Ecco che allora la differenza di vedute tra le parti ricalcherebbe in pieno il caso del Cigno di Sarajevo, che alla fine scelse di andare al Fenerbahce, e non di restare all’Inter, perché i turchi avevano offerto due anni di contratto e non uno.
Del resto al bomber francese le offerte per un ‘fine carriera’ dorato non mancano. La MLS è pronta a fare ponti d’oro pur di avere il giocatore nel suo campionato. La dirigenza rossonera deve fare la sua scelta, senza allungare troppo i tempi. Molto dipenderà dalla buona riuscita di uno dei prestigiosi affari che il Milan sta conducendo per il suo fronte offensivo.
Se dovesse arrivare, nel prossimo luglio, uno degli altisonanti nomi accostati al sodalizio meneghino, probabilmente si deciderebbe di lasciar andare, anche a malincuore, il pur validissimo Giroud. Con buona pace di chi lo vorrebbe vedere ancora sovrastare gli avversari di testa per un altro anno ancora.
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