Oltre un mese senza vittorie per il Milan in campionato. Il 2-2 di Lecce acuisce la crisi dei rossoneri in Serie A. Per Pioli è in arrivo un’altra mazzata
Era una partita da vincere assolutamente quella di Lecce per il Milan. E, invece, per i rossoneri è arrivato un altro pareggio in rimonta, da 0-2, come accaduto con il Napoli.
Poteva anche finire peggio se l’arbitro Abisso non avesse annullato il gol di Piccoli al 94′ per un pestone a Thiaw. Magrissima consolazione per un Milan che, nell’ultimo mese, non ha mai vinto in campionato. I tre punti ormai sono un lontano ricordo da quel rocambolesco 0-1 con il Genoa che aveva permesso a Leao e compagni di conquistare la vetta solitaria della classifica.
Un mese dopo è cambiato tutto. Inter e Juventus allungano al vertice e il sogno Scudetto è diventato già un’impresa, alla stregua di quanto avvenuto lo scorso anno quando, prima della pausa per il Mondiale in Qatar, il Milan campione d’Italia era già a -8 dal Napoli.
Oltreché con un deludentissimo 2-2, il Milan torna da Lecce con altri due infortuni e l’espulsione di Giroud nel finale per proteste contro l’arbitro. Quest’ultima potrebbe davvero costare carissimo all’attaccante.
Milan, rischio stangata per Giroud: cosa rischia
Al 92′ minuto, Giroud, al limite dell’area leccese, viene contrastato da Pograncic che gli impedisce lo stop toccando la palla con la mano. Fallo netto quello del difensore salentino che Abisso, ben posizionato, non sanziona. Veementi le proteste di Giroud. L’arbitro interrompe il gioco per ammonirlo ma la furia dell’attaccante non si placa e, inevitabile, arriva il cartellino rosso per proteste.
Sicura l’assenza di Giroud dal prossimo match di campionato contro la Fiorentina in programma sabato 25 novembre a San Siro. Non sarà l’unica. Il centravanti rischia addirittura ben quattro giornate di squalifica se il referto dell’arbitro dovesse confermare quanto sancito dall’articolo 36 del codice di giustizia FIGC.
Quest’ultimo riguarda le sanzioni nei confronti dei calciatori colpevoli di “condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara”. La scorsa primavera, l’articolo 36 è stato oggetto di una modifica regolamentare che prevede un innalzamento della squalifica minima da due a quattro giornate per comportamenti simili sanzionati in campo.
Se nel suo referto, l’arbitro Abisso certificherà che nelle proteste di Giroud sussistono circostanze aggravanti, allora, il giudice sportivo potrebbe infliggere il massimo della pena all’attaccante. Con due (sicure) giornate di stop, Giroud salterebbe le sfide con Fiorentina e Frosinone. Fossero quattro, la sua assenza proseguirebbe anche con Atalanta e Monza con conseguente rientro nel turno pre natalizio del 22 dicembre a Salerno.
Considerate le difficoltà in attacco del Milan, l’assenza di Giroud toglierebbe a Pioli una delle poche certezze della sua formazione titolare. A proposito di titolari, a Lecce, si sono infortunati anche Leao e Calabria. Per entrambi, diagnosi e tempi di recupero sono ancora da definire.