Il Milan valuta le prossime mosse di mercato. Nel mirino è finito un top infelice nel suo attuale club e pronto ad andare via.
Un centrale difensivo, ma non solo. Avviate le riflessioni in casa Milan per capire quali giocatori regalare a Stefano Pioli nel corso della sessione invernale del mercato così da potenziare la rosa a sua disposizione. I gravi infortuni rimediati da Pierre Kalulu e Marco Pellegrino (uniti al rendimento non del tutto soddisfacente di Simon Kjaer) rendono obbligatorio l’acquisto di un rinforzo da destinare al reparto arretrato tuttavia il club valuterà anche le occasioni che via via si presenteranno.
Diversi i difensori valutati, tra cui Trevoh Chalobah ai margini nel Chelsea di Mauricio Pochettino. Il management guidato da Gerry Cardinale conta di sfruttare i buoni rapporti con la dirigenza dei Blues per chiudere in tempi brevi l’operazione e bruciare la concorrenza formata dal Borussia Dortmund, dal Bayern Monaco e dalla Juventus. I rossoneri, in ogni caso, hanno preparato un piano B che risponde al nome di Lloyd Kelly legato al Bournemouth fino al 30 giugno 2024 e pronto a lasciare l’Inghilterra già ad inizio anno.
Nel radar è finito anche Jakub Kiwior, di proprietà dell’Arsenal in cui però non sta riuscendo a trovare spazio (appena 3 presenze in Premier League). Il casting, come detto, è in corso e le varie piste verranno approfondite nei prossimi giorni. Possibile, inoltre, il ritorno di un giocatore che ha lasciato Milano a giugno per trasferirsi in un altro campionato: si tratta di Brahim Diaz, in rotta con il Real Madrid a causa del poco spazio fin qui ricevuto.
Nervi tesi e addio certo: il Milan pronto ad approfittarne
Il 24enne in Liga ha giocato titolare soltanto una gara, mettendo poi a referto altre 7 presenze da subentrato per un totale di 109 minuti trascorsi all’interno del rettangolo di gioco. Contro il Barcellona ed il Rayo Vallecano, però, è rimasto in panchina senza essere utilizzato. Esclusioni che si aggiungono a quelle vissute in Champions (Napoli e Braga) e che hanno provocato il malumore del classe 1999.
I rapporti tra lui e Carlo Ancelotti, stando a quanto riportato dal sito ‘Fichajes.net’, sono diventati tesi al punto da rendere possibile la separazione dopo appena sei mesi dalla celebrazione del matrimonio. Il Milan è alla finestra e studia il da farsi. Brahim, alla corte di Pioli, è cresciuto a livello esponenziale risultando spesso decisivo per le sorti della squadra rossonera. Un ritorno non è affatto un’utopia. Il Real Madrid, dal canto suo, dopo il rientro di Arda Guler non ha più alcuna intenzione di puntarci.