Il totem svedese ha incontrato il patron rossonero in un noto hotel di Milano: il grande ritorno è sempre più vicino
Se ne parla da tempo. Se ne discute, tra i tifosi ma anche in seno alla dirigenza, da quella famosa visita a Milanello che Zlatan Ibrahimovic fece il giorno dopo la terribile scoppola rimediata nel derby. Successivamente ci fu poi una bella chiacchierata, alla luce del sole, con Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada sui campi del centro sportivo, prima di farsi vedere anche a San Siro in occasione del match di Champions contro il Newcastle. E poi anche per quello contro la Lazio.
Nel mezzo, un primo accenno di accordo con Gerry Cardinale, il patron italo-americano del Milan che non ha mai negato la possibilità che un giorno l’ex attaccante svedese potesse tornare. Ebbene, in coincidenza col momento peggiore della stagione rossonera – un punto nelle ultime tre gare di campionato, con l’Inter capolista scappata a + 6 – ecco riapparire lui. Il totem. Semplicemente Ibra. Per un ‘Iz Back‘ che ora potrebbe avere tutt’altro sapore.
Nella giornata di lunedì 6 novembre infatti lo scandinavo si è incontrato con Cardinale in un noto hotel milanese: all’ordine del giorno la proposta del patron per un ingresso in società della leggenda rossonera. Dopo due ore di colloquio, Zlatan è stato intercettato da alcuni cronisti assiepati fuori dall’albergo: tanti sorrisi ma nessuna parola proferita dallo svedese. Ma qualcosa sarebbe comunque filtrato.
Ibra al Milan, ecco il ruolo proposto da Cardinale allo svedese
Tra chi ha ipotizzato che Ibrahimovic sia stato cooptato per essere una figura di raccordo tra Pioli e la squadra, e chi invece sostiene che l”ex attaccante possa diventare una sorta di consigliere personale del presidente, starebbe prendendo piede nelle ultime ore una nuova versione.
Quella che prevede un Ibrahimovic deputato al ruolo di Direttore Generale della prima squadra. L’indiscrezione, lanciata nell’etere nella tarda serata di lunedì da Nicolò Schira, l’esperto di mercato, sarebbe coerente anche con le ambizioni dell’ex giocatore. Che difficilmente si acconterebbe di fare solo da tramite tra il tecnico e il gruppo squadra.
Un ruolo dirigenziale di siffatta importanza sazierebbe l’ego di Ibra, che anche nella sua nuova veste di ‘uomo scrivania’, non è uno che può stare nelle retrovie. In attesa di eventuali conferme ufficiali – e di specifiche sulla sua operatività – Ibra attende di far conoscere al mondo cosa avrà deciso di fare. I tifosi non stanno più nella pelle.
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