Il Milan e Zlatan Ibrahimovic stanno per ricongiungere le loro strade: un problema secondo un famoso ex calciatore.
Campionato altalenante per il Milan con tanto di panchina che comincia a farsi sempre più traballante, secondo gli esperti nei prossimi mesi il club rossonero e il tecnico Stefano Pioli decideranno di dividere le loro strade. Fino ad allora sarà compito dell’allenatore emiliano portare il Diavolo più in alto possibile, sia in Italia che in Europa. Per questo la dirigenza sta pensando sempre più con insistenza di affiancarli una figura come quella di Zlatan Ibrahimovic.
Ex attaccante del club fino all’anno scorso che al termine del proprio contratto ha deciso di smetterla con il suo sport preferito. Almeno per quanto riguarda il calcio giocato perché nelle ultime settimane si è parlato di lui all’interno della società, più precisamente come componente dello staff tecnico dello stesso Pioli.
La sua è senza dubbio una figura carismatica alla quale basta mettere un solo piede all’interno dello spogliatoio per farsi notare dall’intero gruppo. Tuttavia, la presenza di Ibra potrebbe allo stesso tempo rivelarsi un’arma a doppio taglio per il club rossonero.
Ibra al Milan, un problema per Pioli: parla l’ex bomber
Questo è il parere di un importante ex giocatore che, recentemente intervenuto ai microfoni di TVPlay in diretta su Twitch, non sembra essere convinto del ritorno di Ibra. Ad aver sollevato dei dubbi è stato l’ex Juventus e Lazio, tra le altre, Fabrizio Ravanelli. Il bomber sa che il campione svedese è in grado di dare una mano ma secondo lui la sua efficacia dipenderà soprattutto dal ruolo che gli verrà assegnato.
“Al fianco di Pioli potrebbe delegittimare l’allenatore” ha spiegato Ravanelli che non credere che l’inserimento di Ibra nello staff sia la soluzione più congeniale per il Milan. Piuttosto, l’ex attaccante, sarebbe curioso di veder assegnato all’ex rossonero un ruolo dirigenziale. Un po’ come quello che aveva Paolo Maldini prima di essere sollevato dall’incarico al termine della scorsa stagione.
Il Milan continua a valutare sapendo che i tifosi hanno preso il ritorno di Ibra come una specie di promessa, e se è vero che ogni promessa è debito, i piani alti del club farebbero bene a mantenere la parola data. L’unica cosa che rimane da capire è quale sarà il suo ruolo. La cosa certa, secondo Ravanelli, è che Pioli non ha bisogno di un tutor. In quel ruolo Ibra rischierebbe di fare più danni che altro.