Il patron rossonero è pronto a far sentire la sua voce sulla questione allenatore: da Pioli a Ibra, ecco cosa succederà
Se non è un dramma sportivo, poco ci manca. Nell’ultimo turno di campionato la prestazione del Milan è stata disarmante, in casa contro l’Udinese. 90 minuti senza idee, gioco sterile e con un rigore generoso i friulani hanno sbancato San Siro.
È evidentemente cominciato tutto con l’inattesa sconfitta contro la Juventus, che ha di fatto aperto una voragine di negatività nell’ambiente Milan: qualcosa che si è ripercosso sulla squadra di Pioli. Proprio il tecnico di Parma, ancora sotto contratto fino all’estate 2025 con il ‘Diavolo’, viene considerato dai più il maggiore indiziato per ‘pagare’ un trend quasi agghiacciante. Al di là delle delusioni in Serie A, il Milan tra l’altro ha fatto peggio in Champions con due punti e zero gol fatti nelle tre gare d’andata. In questo momento c’è soltanto una figura che può concretamente dare una mano alla squadra rossonera. Ed è Gerry Cardinale.
Il patron del Milan è atteso in settimana per stare vicino alla squadra, con l’idea di tornare a mettere in prima persona la faccia in un momento difficilissimo per i rossoneri. A San Siro, per Milan-PSG, Cardinale sarà ovviamente in tribuna per dare la carica alla squadra. Ma il suo apporto andrà ben oltre, sciogliendo quelli che sono i dubbi sul futuro di Stefano Pioli. Proprio così: perchè il patron ha ormai già deciso la strategia da adottare immediatamente.
Nonostante la contestazione social costante con l’hashtag #Pioliout tornato in forte voga su X, l’allenatore del Milan sarà ancora Stefano Pioli. Fiducia confermata da Cardinale che è pronto a sciogliere un’altra questione assai cara ai tifosi: il ritorno a Milanello di Zlatan Ibrahimovic.
Se ne parla già da qualche settimana dell’ipotesi di un Ibrahimovic ‘motivatore’ della squadra, onnipresente e trascinante nello spogliatoio come un tempo. Non da giocatore, probabilmente da assistente di Pioli o comunque una figura che non tenderà a oscurare e delegittimare il lavoro dell’allenatore emiliano. Cardinale vuole a tutti i costi il sì definitivo di Ibra, ben conscio del supporto enorme che l’ex centravanti del Milan porterebbe al club che gli è rimasto nel cuore.
Non si può quindi più aspettare, andrà ricercato il ruolo giusto per mantenere l’equilibrio perfetto con chi il Milan lo allena dalla panchina. La volontà di RedBird e di Cardinale è chiara e la fumata bianca per un nuovo ritorno di Ibrahimovic al Milan – in vesti inedite rispetto al passato – sembra avvicinarsi a grandissimi passi.