Il Milan non decolla e non mancano le critiche per Furlani e Moncada per le scelte nell’ultima sessione estiva di calciomercato
La Serie A sta iniziando a definire le sue gerarchie e, allo stesso modo, anche in Champions League si delineano le squadre che parteciperanno alla fase a eliminazione diretta e chi, invece, verrà eliminato già ai gironi.
Le cose non si mettono benissimo per il Milan, soprattutto in Europa, dove il club italiano è a due punti senza aver mai segnato. Anche in Italia, nell’ultimo periodo, si sono palesate mancanze nella rosa, e quindi nei risultati, che è quasi impossibile mettere a tacere. Nel big match contro il Napoli, ad esempio, in difesa la coperta è stata particolarmente corta per via di infortuni e squalifiche, ma molti hanno puntato il dito contro l’attacco e soprattutto verso le alternative ha disposizione di Stefano Pioli.
Noah Okafor ha lasciato intravedere qualche spunto interessante dal suo arrivo in Italia, ma senza dare la sensazione di poter davvero fare la differenza. Hanno fatto peggio Luka Jovic e Luka Romero: l’ex Real Madrid è stato impalpabile negli spezzoni di partita in cui è stato chiamato in causa, mentre l’ex calciatore della Lazio non sta lasciando il segno dopo un pre-campionato in cui era stato protagonista. Anche Chukwueze è stato negativo prima dell’infortunio e Reijnders sembra in calo. Insomma, i volti nuovi dell’ultima finestra di calciomercato, Pulisic a parte, non decollano e i risultati sul campo ne sono diretta conseguenza.
Milan, critiche anche per Furlani e Moncada
Il terremoto che ha riguardato la dirigenza del Milan qualche mese fa con l’addio di Maldini e Massara, in favore della promozione di Furlani e Moncada, era stato placato dai tanti acquisti arrivati a Milanello.
A distanza di tempo, però, sempre più tifosi e addetti ai lavori si chiedono se sia stata la scelta corretta. In maniera indirettta, l’ha fatto anche Stefano De Grandis. Il noto giornalista ha commentato la reazione frustrata di Giroud dopo la sostituzione nel finale contro il Napoli. Il collega ha specificato che un professionista non dovrebbe lasciarsi andare a comportamenti del genere, ma che un bomber della sua portata sa che certe partite si decidono anche negli ultimi minuti. Ma il tema è un altro, quello dei subentrati. “Concludere una partita scudetto con un attacco formato da Romero, Jovic e Okafor non è il massimo per una big“, dice De Grandis. Insomma, la sensazione è che i calciatori individuati non siano quelli adatti alle ambizioni del Milan, ma ci sono ancora due terzi di stagione per ribaltare i giudizi negativi.