I nerazzurri sono tornati in testa alla classifica, ma la situazione patrimoniale del presidente resta preoccupante. Tutti i numeri.
La squadra di Simone Inzaghi ha scavalcato il Milan in classifica, issandosi a +3 sui cugini a +1 dalla Juve. Se dal punto di vista tecnico la stagione è soddisfacente (si veda anche il cammino in Champions – nerazzurri primi nel girone D a 7 punti con la Real Sociedad), i conti del club e di Steven Zhang un po’ di paura continuano a metterla.
Il 26 ottobre, come riporta calcioefinanza.com, Via della Liberazione ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2023 con un disavanzo dii 85,8 milioni di euro, 55 milioni di rosso in meno rispetto a 12 mesi fa. A fronte di un fatturato di 425,5 milioni di euro, si registrano costi per 465,5 milioni. A far suonare le sirene anche questo dato: per il personale, leggi stipendi, bonus e ammortamenti dei cartellini dei giocatori, l’Inter scuce 277 milioni di euro, ovvero il 70%% dei ricavi caratteristici.
Andando a quello che risulta una falla strutturale, i debiti complessivi ammontano a ben 807 milioni di euro. Non bastassero queste voragini, Steven Zhang entro il 20 maggio deve rifondere il prestito ottenuto dal fondo Oaktree nel 2021. Si parla di oltre 300 milioni di euro.
Simone Inzaghi prosegue il suo percorso, l’Inter in campo dà segnali di assoluta solidità, purtroppo in società tutto questa tranquillità non può esserci. Detto dei crateri nei libri contabili, Steven Zhang è sotto processo ad Hong Kong dopo l’istanza causa presentata da China Construction Bank Asia. Come riporta tuttosport.com, oltre un anno fa i giudici asiatici hanno condannato l’imprenditore al pagamento di oltre 300 milioni di un prestito non saldato.
Il procedimento prosegue, prossima udienza il 27 novembre. Si tratterà del cosiddetto “Examination of Debtor”, “esame del debitore”. Zhang, in un interrogatorio di circa tre ore, dovrà dimostrare che all’epoca dei fatti non fosse in grado di restituire il denaro ricevuto in prestito.
Ma se la causa promossa dalla China Construction Bank Asia ha un margine di volatilità, in merito all’esito finale, lo stesso non può dirsi dei soldi che il numero 1 dell’Inter deve restituire a Oaktree. Su questo punto, intervenendo ai microfoni di TvPlay.it. si è soffermato Alessandro Francesco Giudice.
“Zhang dice di non voler vendere. A maggio c’è un signore che ha un in pegno le azioni della società e che si aspetta di ricevere un assegno da 400 milioni”, ha sottolineato l’esperto in economia e managment. Che succede se Zhang non paga? “Questo signore (ovvero Oaktree) si prende l’Inter e la può vendere per circa 1 miliardo e 100 milioni ripartendo con una società pulita”, sottolinea la firma del Corriere dello Sport.
Giudice quindi ha rimarcato come i cinesi, in sede di trattativa, si focalizzino su dettagli che alla controparte non sembrano così rilevanti. Va da sé che Zhang sta provando a percorrere due strade. Da un lato, la proroga del finanziamento, ma il fondo californiana avrebbe già risposto picche. Dall’altro, cerca acquirenti, ma ogni potenziale compratore conosce benissimo i debiti di Zhang, suq uesto giocando per offrire un prezzo basso. Insomma, un rompicapo di complessa soluzione, Zhang appare all’angolo.
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