Sembra che Pioli non abbia più lo spogliatoio completamente in mano: le ultime dichiarazioni di Calabria, ma non solo, fanno pensare.
Nel 2023 sono tanti i dubbi emersi su Stefano Pioli, che dopo aver riportato il Milan in Champions League e poi alla vittoria dello Scudetto ha commesso diversi errori. Inoltre, c’è il dubbio che la squadra non lo segua più come prima.
Nella recente partita contro il Napoli ci sono state delle reazioni nette da parte di Rafael Leao e Olivier Giroud alla loro sostituzione. Entrambi erano contrariati. Il portoghese si è anche rivolto a lui chiedendo perché di tale scelta. Invece, l’ex di Arsenal e Chelsea si è seduto sopra un frigo posizionato a bordo campo e il suo malumore era evidente.
Nel post-partita di Napoli ci sono state anche delle parole di Giroud che hanno fatto capire che forse Pioli non ha esattamente la squadra in pugno. Dichiarazioni che arrivano pochi giorni dopo quelle di Davide Calabria, che dopo la sconfitta contro il Paris Saint Germain aveva invitato la squadra a fare di più per giocare bene e vincere.
Pioli aveva anche detto che Calabria aveva sbagliato ad esprimersi in quel modo, considerazione che ha stupito perché il terzino ha parlato da capitano e non ha detto nulla di grave. Ha cercato semplicemente di spronare il gruppo a tirare fuori il suo reale potenziale. La situazione non è delle più serene a Milanello, evidentemente.
Davide Moscardelli in un’intervista concessa a TV Play ha commentato quanto successo dopo il match di Champions League contro il PSG: “Bisogna vedere cosa è stato detto nello spogliatoio. Conoscendo Pioli, quest’uscita mi è apparsa strana. Calabria è il capitano del Milan. Se in quel momento ha detto quella cosa… Lui vive lo spogliatoio più di noi. Poi nello spogliatoio può essere successa qualsiasi cosa, anche tutti l’opposto e va bene tutto. Magari dopo tre partite di Champions senza gol gli attaccanti possono pensare che Calabria ce l’avesse con loro, ma non mi pare questo il problema“.
Pioli deve essere bravo a ricucire ogni strappo con i suoi giocatori, soprattutto quelli maggiormente rappresentativi. Per fortuna non c’è una partita infrasettimanale e contro l’Udinese si giocherà solo sabato, quindi c’è il tempo per provare a rendere il clima interno meno teso. Altrimenti, la dirigenza potrebbe arrivare a pensare a un esonero se dovessero mancare i risultati e l’allenatore non fosse più seguito dal gruppo.