Domani in quel di San Siro andrà in scena una sfida non ancora decisiva ma che potrebbe comunque avere dei risvolti importanti in questa stagione, soprattutto psicologici, per Milan e Juventus. Contro ogni pronostico chi arriva peggio a questa partita sono proprio i padroni di casa, visto che i rossoneri devono far fronte a diverse assenze importanti, quali quelle di Maignan e Theo Hernandez su tutte, perché squalificati.
I due francesi non saranno gli unici che salteranno il big match contro la Juventus, visto che anche Rafael Leao potrebbe partire dalla panchina per il Milan domani. Scenario, a dire la verità, impossibile, proposto però da uno degli allenatori più vincenti del calcio mondiale, che senza troppi giri di parole ha clamorosamente bocciato il top player portoghese del diavolo.
Rafael Leao è senza ombra di dubbio la stella di questo Milan, quel tipo di giocatore che se in giornata riesce a deciderti, anche da solo, una partita. Ed è proprio questo, forse, quello che manca al portoghese per essere un fuoriclasse. Quel ‘se’ che troppo spesso viene inserito all’interno delle frasi che lo caratterizzano deve essere il prima possibile eliminato, anche per completare questo processo di crescita iniziato ben tre anni fa.
Nonostante questo, comunque, c’è chi continua a non apprezzare Rafael Leao, nonostante continui a dimostrare in campo tutto il suo valore. Fra questi c’è Arrigo Sacchi, che in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport non le ha di certo mandate a dire all’esterno portoghese, sul quale ha fatto un annuncio che ha letteralmente lasciato a bocca aperta i tifosi del Milan.
L’ex, indimenticabile, allenatore del diavolo ha infatti detto alla rosea: “Leao bravo ragazzo, ma con me non giocherebbe. Si gioca in undici, e lui mi da l’impressione di essere troppo solista“.
Nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi si è mostrato essere particolarmente critico nei confronti di Rafael Leao, dicendo che il portoghese non gode di quelle caratteristiche essenziali che lui andava a cercare in un giocatore prima di portarlo con sé al Milan.
L’ex CT della Nazionale italiana ha infatti detto: “Tutti devono correre, non una parte della squadra. Come detto Leao con me non giocherebbe, perché io prima di prendere un giocatore guardavo la persona, e se non nasci con un certo temperamento è difficile acquisirlo“.
Arrigo Sacchi ha anche parlato di Stefano Pioli, utilizzando parole al miele per l’attuale allenatore del Milan: “Pioli è cresciuto molto per me. E’ riuscito a portare una squadra italiana offensivo come collettivo, e succede raramente“.