Calcio nel caos: la mossa del governo spiazza tutti

Il calcio italiano vive delle ore abbastanza frenetiche, sono soprattutto le big a guardare con attenzione le mosse del governo.

C’è ora attesa per la decisione finale dell’esecutivo, che potrebbe dare una sterzata netta al calcio italiano. Tutto ciò porta già una schiera di favorevoli e di contrari, i top club puntano però a salvaguardare un loro privilegio recente.

Calcio nel caos
Le big come Juve e Milan preoccupate dal governo (LaPresse) – milanweb.it

Il mondo del calcio non è proprio lo specchio della perfezione in Italia, ma muove decisamente capitali importanti. Con tasse che devono essere pagate e si dovrà essere ancora più intransigenti nell’ottenere quanto spetta, i caos recenti con le mancate iscrizioni fanno capire come una squadra non può reggersi solo sull’andare in campo.

C’è una mossa che ora è vagliata, soprattutto le big temono una mossa del Governo. In queste ultime ore c’è un bel po’ di caos, i dirigenti vogliono vederci chiaro anche per le prossime campagne acquisti, su come posizionare il loro budget.

Decreto Crescita, gli aggiornamenti delle ultime ore

Aveva fatto senza dubbio discutere la finanziaria del governo, lo strumento che serve un po’ a dare il diktat economico per la nazione. In particolare, i club temevano di perdere quanto acquisito nel 2019 con l’introduzione del Decreto Crescita da applicare nel mondo dello sport, potendo comprare dei campioni e avere dei vantaggi fiscali in sede di ingaggio. Poteva essere eliminato, stando alle voci, ma è arrivato già un dietrofront.

Governo manda calcio nel caos
La Juve per Pogba ha usufruito del Decreto Crescita (LaPresse) – milanweb.it

Secondo Calcio & Finanza, sono invariate infatti le disposizioni per i ricercatori, i professori universitari e i lavoratori dello sport già previsti, ergo tutto rimarrà invariato. Non è un dettaglio per i club questa permanenza del Decreto Crescita, in quanto per i redditi prodotti in Italia è previsto il 50% di vantaggio se il calciatore era residente all’estero nei due periodi di imposta precedenti al trasferimento in Italia e se trasferisce la residenza nella nostra nazione per almeno altri due anni. Roba da consulenti del lavoro, ma che diventa fondamentale per risparmiare un po’ di milioni facendo bene i conti.

Non è un caso come alcune operazioni come quelle di Pogba (lasciando stare il piano sportivo) siano state possibili. Altri campioni potrebbero arrivare in Serie A sfruttando questo decreto, che permetterà soprattutto ai top club di risparmiare un bel po’. Di certo non salverà ciò il calcio italiano, una presa di posizione maggiormente netta del Governo sarebbe gradita anche in fatto di diritti tv, che non possono essere l’ancora di salvezza dell’intero movimento.

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