In casa Inter ultimamente le cose non vanno benissimo. Adesso all’interno del club rischia di scoppiare il caso dal momento che è arrivata una condanna definitiva che nessuno si aspettava. Né per portata né tantomeno per quel che concerne il caso specifico in questione. Andiamo a vedere le ultime.
L’Inter in Serie A sta viaggiando con qualche incertezza di troppo, almeno per quel che concerne le aspettative che si erano create dopo le prime giornate. In un paio di circostanze, infatti, la squadra di Simone Inzaghi si è resa protagonista di prestazioni ben al di sotto delle aspettative. Con il Milan che ovviamente, da inseguitrice, non è stata a guardare, come si suol dire. Adesso, in uno spogliatoio che nel corso delle ultime due annate ha avuto diverse grane da gestire, arriva una nuova grana che nessuno si aspettava e che, di conseguenza, rappresenta una sorta di fulmine a ciel sereno.
Inter, nuova grana per il club
Nel calcio, come spesso è risultato evidente e come accade praticamente in ogni altro ambito della vita, non è tutto oro quel che luccica. Nel caso specifico è arrivata una condanna che rappresenta sicuramente una pagina nera per la persona coinvolta in prima linea.
Stando a quanto raccontato da “Repubblica” nella sua edizione online, Lautaro Martinez è stato condannato dal Tribunale di Milano per aver licenziato la sua baby sitter di 27 anni. Dietro la decisione del bomber ci sarebbe la scoperta di una malattia da cui era afflitta la ragazza. Per questo il centravanti è stato condannato ad un risarcimento per la famiglia della donna, poi deceduta.
Lautaro Martinez condannato: ha licenziato la baby sitter malata
Il caso in questione è scoppiato dal momento che il bomber argentino ha licenziato la sua baby sitter che soffriva di una grave malattia e che alla fine è deceduta. Il Tribunale di Milano, analizzato il caso in maniera dettagliata, ha deciso di condannare il bomber argentino ad un risarcimento a favore della famiglia della giovane. Il motivo dietro questa sentenza è legato al fatto che la sua decisione di licenziare la donna è da ricercare nella scoperta della sua malattia, che l’ha portata poi alla morte. Una storia a dir poco delicata che rappresenta una brutta pagina nella vita di uno dei migliori centravanti in circolazione.