Giunge un annuncio importante circa la costruzione dello stadio, che in futuro sarà la casa del Milan: il primo concetto è già chiaro ed è affermato dall’autorità principale.
La stagione 2028/29 di calcio in Italia sarà sicuramente epocale. Segnerà la fine di una lunga storia per dare inizio a un’altra, tutta da immaginare e realizzare. Da quel momento in avanti, infatti, non esisterà più il Meazza col suo stadio, poiché sia Milan che Inter dovranno cambiare casa, sebbene il San Siro non sarà abbattuto e resterà come simbolo della città, la Scala del Calcio.
In questo mercoledì di fine settembre la dirigenza rossonera ha compiuto il primo significativo passo per la costruzione del suo futuro impianto di proprietà, presentando il progetto alle autorità. Secondo le indiscrezioni già in circolazione da tempo, l’area prescelta è quella di San Francesco a San Donato Milanese.
Il disegno introdotto è un’idea che il Milan ha in mente da tempo, sebbene non abbia del tutto tralasciato quella di un nuovo San Siro. I rossoneri sono ancora disposti a condividere l’impianto con l’Inter, a sua volta d’accordo ma al contempo con in mente una zona per edificare uno stadio nei pressi di Rozzano, sulla falsariga di quello dei cugini.
Sorgerebbero così due impianti appena fuori Milano e il Comune non dovrebbe più gestire l’organizzazione dell’utilizzo di San Siro, ma sicuramente il flusso del traffico, tifosi in occasione dei vari match. I tempi di inaugurazione delle due nuove strutture dovrebbero pressoché coincidere, con l‘Inter che possiede un’esclusiva sull’area di Rozzano fino ad aprile 2024.
Milan lontano da San Siro, ma non è così semplice: parla l’autorità
Sull’argomento è intervenuto il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che si è già attivato per una nuova destinazione d’uso per il Meazza. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a ‘Il Giornale’ ha raccontato di avere contatti con entrambi i club sull’argomento: “Dispiace che la scelta sia fuori Milano, ma non ci sono alternative. Si deve fare quadrato col Milan e lo stesso percorso comincerà con l’Inter”. Non c’è più speranza, quindi, di un’area per lo stadio all’interno dell’area metropolitana della città e ciò fomenta l’inizio altrove della costruzione.