Mario Balotelli continua a pensare al suo futuro: il suo annuncio è stato eloquente, ecco la verità sul suo trasferimento
Da pochi giorni l’attaccante italiano ha firmato nuovamente con il club turco, l’Adana Demirspor, dopo gli anni d’oro sotto la guida tecnica di Vincenzo Montella. Dopo l’esperienza poco avvincente in Svizzera con la maglia del Sion, Balotelli ha scelto così nuovamente il progetto in Turchia.
Un momento decisivo per tornare in campo da protagonista, ma SuperMario è tornato a parlare subito del suo futuro. Ai microfoni di TvPlay l’ex Inter e Milan ha rivelato così tutta la verità sul suo possibile passaggio in Arabia Saudita. Il campionato saudita ha accolto tantissimi campioni negli ultimi mesi: potrebbe così sbarcare anche Balotelli, ma tutto dipenderà da una dinamica in maniera particolare.
Nel corso della sua carriera Balotelli ha sprecato tante occasioni importanti. Nonostante ciò ha giocato nei migliori club d’Europa e del mondo, come Manchester City, Inter, Milan e Liverpool. Ha sperperato tutta la sua classe cristallina rendendosi protagonista di episodi assolutamente da condannare fuori e dentro al campo. Ora SuperMario ha messo la testa a posto anche dopo essere diventato padre.
Ai microfoni di TvPlay lo stesso Balotelli ha rivelato che andrebbe a giocare in Arabia Saudita, ma dipenderà tutto dall’offerta. Potrebbe così vestire anche la maglia del Palermo visto che è nato proprio in Sicilia, ma direbbe no ad un possibile ritorno al Brescia visto che non si è trovato bene con il presidente. Lo stesso attaccante dell’Adana si era proposto al Milan nei giorni scorsi come vice-Giroud stuzzicando così la dirigenza rossonera anche per gioco. Il suo presente si chiama Adana Demirspor per provare a mettere a segno gol decisivi: nei prossimi mesi potrebbe così trasferirsi così in Arabia Saudita per raggiungere Cristiano Ronaldo e Neymar, un suo grande amico di sempre.
Ha sempre fatto parlare di sè in modo negativo lontano dal terreno di gioco, mentre in campo ha sempre regalato gol ed assist da applausi. I suoi comportamenti sopra le righe l’hanno condizionato spesso non potendo così esprimere tutta la sua qualità in campo. Ha litigato con tanti allenatori e a volte anche con qualche compagno di squadra: il suo carattere esuberante non gli ha permesso di entrare nella storia per tanti anni facendolo uscire ben presto dal calcio che conta.