Nell’estate degli scontrini con conti fuori da ogni logica, stavolta è Bonucci ad alzare il prezzo: a pagare dev’essere la Juventus.
La lunga estate degli scontrini diventati virali sui social network, testimonianza degli effetti di un’inflazione galoppante, e forse anche di un tentativo a volte troppo palese di aumentare il proprio profitto, non è ancora finita. Il conto finale è infatti quello che Leonardo Bonucci ha presentato in questi giorni alla Juventus.
C’eravamo tanto amati, per citare un noto film di qualche decennio fa. Come il più classico degli amanti traditi, l’ex capitano bianconero non ha accettato il trattamento ricevuto nelle sue ultime settimane alla corte di Allegri, e ha deciso di far valere le sue ragioni. Non tanto in campo, quanto in tribunale.
Nonostante una lunga storia d’amore, in altri tempi avremmo detto una bella favola di calcio, l’epilogo è uno scontro frontale e totale. Dopo 12 stagioni in bianconero, 502 presenze con quella maglia addosso e anche 35 gol, bottino non indifferente per un difensore centrale, Bonucci ha deciso di non perdonare i suoi vecchi ‘datori di lavoro’.
Essere stato brutalmente messo alla porta, essere stato costretto a cercarsi una nuova sistemazione, per motivi di natura tecnica ma soprattutto economica, non è certo andato giù all’ex centrale della BBC, che ha deciso di far sentire la sua voce e di adire le vie legali contro il suo vecchio club. E la richiesta di risarcimento danni a quanto pare è a dir poco esorbitante.
Con il supporto dell’associazione calciatori, che ha pubblicamente preso le sue parti, e dei suoi avvocati, Gabriele Zuccheretti e Antonio Conte (non l’ex tecnico bianconero, ovviamente), Leo ha deciso di dare seguito a un’azione giudiziaria che consiste in un maxi risarcimento danni.
La Juventus potrebbe essere costretta a pagare al proprio ex calciatore non solo danni di natura professionale, a causa delle condizioni non adeguate in cui è stato costretto ad allenarsi negli ultimi mesi in bianconero, ma anche danni di immagine.
Nonostante sia ormai un giocatore dell’Union Berlino, Bonucci ritiene infatti che la sua storia con la Juventus non sia ancora finita, e che debba essere scritto un ultimo capitolo di questa vicenda. Un capitolo decisamente costoso per la Vecchia Signora, colpevole di averlo fatto sentire “abbandonato”, impedendogli addirittura l’accesso alla palestra, alla piscina e al ristorante del proprio centro sportivo.
Ad ogni modo, la causa intentata da Bonucci, dovesse andare in porto, non darebbe solo soddisfazione personale all’ex capitano bianconere, ma porterebbe anche un sostegno concreto a chi ne ha più bisogno. Leo ha infatti deciso di donare l’eventuale risarcimento ottenuto a Neuroland, un’associazione benefica che fornisce il proprio supporto alle famiglie dei bimbi ricoverati nell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Una scelta che gli fa onore, e che sottolinea ancora una volta come non sia una questione di denaro la sua, bensì semplicemente di principio.