Alex Zanardi è un campione che non si dimentica facilmente, lo sanno bene tutti gli sportivi commossi per l’ultimo gesto.
L’atleta paralimpico sta lottando come non mai, i tifosi vorrebbero rivederlo al meglio per dare ancora una volta esempi di vero sport. E non mancano le testimonianze a certificare il segno lasciato sinora nel mondo sportivo.
Una figura come Alex Zanardi è senza dubbio tra le più rappresentative d’Italia. Un esempio di come lo sport dovrebbe essere, ovvero una palestra che educa alla vita, lottando in maniera pulita e con grande determinazione verso i risultati.
La fortuna non è mai stata troppo amica dell’ex pilota, che prima ha perso l’uso delle gambe e poi ha avuto un terribile incidente con l’handbike. Nel giugno 2020 un altro incidente ha bloccato il bolognese, con grande ansia e preoccupazione ai familiari e agli sportivi, mentre nel frattempo c’è chi non lo ha proprio dimenticato.
Il ricordo di quanto fatto non si cancella, sempre con la speranza di vederlo ben presto in piena salute. L’ex pilota ha lanciato un messaggio negli anni che difficilmente si dimentica, una sorta di esempio per la tanto famigerata resilienza, un termine quanto mai adatto per descrivere la vita sportiva e non di Zanardi. Ed è proprio con questo proposito come ripartirà Obiettivo Tricolore, ovvero la staffetta paralimpica che era stata creata proprio dal bolognese.
Una iniziativa speciale, voluta ai tempi da Zanardi proprio per dimostrare come il mondo paralimpico poteva essere capace di grandi imprese sportive. Una staffetta importante, come simbolo di ripartenza anche dopo il lockdown dovuto al covid, che ripartirà in questo caso da Cortina d’Ampezzo, la sede d’arrivo dell’edizione 2022. Sarà un lungo viaggio all’insegna della solidarietà, che riuscirà anche ad andare ben oltre i confini italiani, portando una sorta di messaggio universale.
In questa edizione, si andrà anche in Francia, altra nazione dove quanto fatto da Zanardi è stato sempre particolarmente apprezzato. La staffetta comprenderà ventidue tappe nonché oltre 1600 chilometri, con la meta parigina che sarà particolarmente sentita per l’arrivo alla Torre Eiffel, domenica 1° ottobre a Parigi.
Meta non scelta a caso, proprio perché sarà la prossima tappa per i giochi olimpici e paralimpici del 2024, una occasione importante per ribadire un grande messaggio di solidarietà. Con la mente sempre rivolta ad Alex Zanardi e al suo sorriso che dava speranza.