La matricola ha messo a segno un colpo in prestito da leccarsi i baffi: e dire che perr lui si era mosso anche il Milan
Il bacino d’utenza del Brasile, per molti la vera patria del calcio, è sterminato. La grande quantità di giovani talenti nel territorio del paese scatena da sempre la fantasia dei direttori sportivi, che sognano di pescare il nuovo Pelé in erba. Alcune volte, ovviamente, ci si accontenta anche di meno, pur cadendo in piedi. I più o meno recenti casi di Neymar, Vinicius Jr., Rodrigo e lo stesso Lucas Paquetà, prelevati da giovanissimi e portati in Europa, sono lì a dimostrare la bontà di talune operazioni.
Poi, come in tutti i campi della vita, ci sono anche le eccezioni. Investimenti milionari su giovani gioielli che poi si rivelano dei flop. Per lo meno relativamente alle alte aspettative del club blasonato che li ha acquistati. Un caso su tutti è rappresentato dall’ancor 21enne Reinier Jesus Carvalho, per tutti Reinier, prelevato dal Real Madrid nel gennaio del 2020 per la cifra di 30 milioni, versati nelle casse del Flamengo.
Dopo aver battuto la concorrenza del Barcellona e di alcuni top club inglesi, il verdeoro fu parcheggiato al Real Castilla per poi essere girato in prestito biennale al Borussia Dortmund, dove non ha trovato grande spazio. Nella scorsa annata invece, il sudamericano ha giocato nel Girona, collezionando 18 presenze e due gol. Palesemente fuori dal progetto tecnico di Carlo Ancelotti, il classe 2002 era in attesa di una sistemazione. La chiamata è arrivata a sorpresa dall’Italia, dove anche il Milan si era messo sulle sue tracce.
Con un blitz che, per modalità, per blasone del club dal quale il giocatore arriva, e per status della stessa società italiana destinataria del colpo, ha ricordato da vicino l’arrivo di Samuel Umtiti al Lecce nella scorsa stagione, il Frosinone ha piazzato l’affare da urlo. Reinier è approdato in Ciociaria con la formula del prestito secco. Un’iniezione di talento niente male per una squadra che, dopo la logica sconfitta all’esordio contro il Napoli, ha subito rialzato la testa battendo l’Atalanta tra le mura amiche.
Chi lo ha visto all’opera in Germania e in quel di Girona giura che il talento del ragazzo non è completamente svanito. Certamente non ha mantenuto le premesse che lo avevano accompagnato nel suo viaggio in Europa, ma basterebbe rivedere lo scintillante 18 enne che incantava al Flamengo per poter applaudire quello che potrebbe risultare tra i migliori giovani della nuova Serie A.
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