Altro che clima sereno e accogliente, si respira un’aria terribile dopo l’ennesima prova scialba: si pensa addirittura all’esonero
I massimi campionati europei sono cominciati da pochissimo ma quanto visto finora basta per capire che occorre ancora tempo affinché le squadre recuperino la forma ideale per affrontare gli impegni stagionali.
Un esempio su tutti è il Paris Saint Germain che dopo una sessione estiva segnata dal caso Mbappé e dall’addio di Neymar intende scrollarsi di dosso tutte le polemiche: missione solo apparentemente semplice perché le cose non vanno affatto bene, nemmeno con la guida tecnica sapiente di Luis Enrique, l’ennesimo allenatore che tenta in quel di Parigi di compiere quel tanto sperato salto di qualità.
Finora sono arrivati soltanto due pareggi e i tanti malumori della vigilia della Ligue 1 stanno diventando insostenibili oltre che propedeutici a un cammino complicato.
Il Paris Saint Germain chiede tanto a chiunque accetti di diventarne allenatore, in primis arrivare in fondo ad ogni competizione e tentare di alzare al cielo quella Champions League che è il sogno concreto del patron Al Khelaifi sin dal suo approdo in terra francese. Il problema è che gli investimenti faraonici non possono risolvere tutti i problemi interni ai francesi tant’è che negli ultimi anni al massimo si è arrivati a trionfare in patria.
La Champions League è rimasta lì, fin troppo distante malgrado un tridente dei sogni formato da Leo Messi, Neymar Mbappè. Ora senza i primi due ma con un Mbappè sempre più sfiduciato, rimasto a Parigi solo perché non ha trovato la quadra col Real Madrid, il PSG ha dinanzi a sé uno scoglio insormontabile, quello del gioco. Lo si è ben visto nelle prime due giornate, contro Lorient e Tolosa: sono arrivati due sterili pareggi abbastanza anonimi dove la mano di Luis Enrique non è affatto vista.
Lo scenario di un addio repentino dell’ex commissario tecnico spagnolo non è così campato in aria: lo scorso 3 agosto il quotidiano Marca riportò che il tecnico di Gijòn si sentiva in grossa difficoltà a tal punto che stava già meditando l’addio. Il ritorno di Mbappè in squadra ha tranquillizzato le acque ma non è escluso che tale scenario possa diventare reale. Le prossime partite saranno decisive per capire meglio i piani della società capitolina.