Si è già pentito dell’addio: il Milan esulta

Pochi avrebbero immaginato uno scenario di questo tipo, ma la realtà sta dicendo proprio questo: l’ex Milan si è pentito dell’addio

Pochi avrebbero immaginato un Milan così protagonista sul mercato in entrata e, nell’ultimo periodo, in uscita. A Pioli è stata data carta bianca dai nuovi titolari del mercato Moncada e Furlani. Sono arrivati ben otto acquisti atti a ristabilire le gerarchie in praticamente tutte le zone del campo.

Si è pentito dell'addio, Milan esulta
Milan, si è pentito della scelta (LaPresse) – Milanweb.com

Mancano altri tasselli, ma se si proseguirà su questa scia i tifosi possono stare tranquilli: Gerry Cardinale, discusso patron rossonero per via delle due epurazioni eccellenti a campionato concluso (Maldini e Massara), sta dimostrando al contrario di avere a cuore la causa milanista e i movimenti di mercato portati avanti da lui e dai suoi collaboratori non fanno che dimostrarlo anche ai più scettici.

Come detto l’impressione è che manchino ulteriori tasselli – difensore centrale, vice-Theo Hernandez e vice-Giroud, così come risulta essenziale liberarsi degli esuberi in rosa, in primis Divock Origi che a differenza degli altri scontenti guadagna cifre da top player, cosa che a Milano non ha mai dimostrato di essere nel suo ultimo anno.

Milan, ecco come se la passa Brahim: ignorato da Ancelotti

Ai tifosi del Diavolo potrebbe interessare quanto sta accadendo a Brahim Diaz, un calciatore al quale sono legati perché grazie anche alle sue giocate che è arrivato l’ultimo Scudetto. Oggi tuttavia le cose sono cambiate, con il trasferimento, o meglio con il ritorno, a Madrid si aspettava di diventare finalmente centro nevralgico del progetto di Florentino Perez. La realtà è invece tutt’altro che rosea per l’ex Milan che vive una situazione da panchinaro di lusso in mezzo a tanti campioni.

Brahim scontento a Madrid
Brahim, Ancelotti non lo considera (LaPresse) – Milanweb.com

La testata spagnola Diariogol ha rivelato che Brahim sta vivendo un periodo non proprio proficuo in quella che è la sua squadra del cuore. Alla base dei dissapori il rapporto con Carlo Ancelotti che non lo considera affatto un titolare, bensì un’ottima riserva e seconde quanto riporta il giornale l’ex Milan starebbe addirittura pensando all’addio proprio perché non al centro del progetto a cui ha dedicato anima e corpo negli ultimi anni in prestito in Serie A.

Alcuni numeri dimostrano la poca considerazione che Ancelotti ha per Diaz: in preseason ha giocato solo 93 minuti dei 360 disponibili, il che significa meno del 25% dei minuti totali delle amichevoli. Alla prima di campionato contro il Bilbao ha guardato i compagni dalla panchina senza venire mai preso in considerazione.

 

 

 

Gestione cookie