Stefano Pioli avrebbe già una scadenza per il suo lavoro, due mesi dove dimostrare tutto il suo valore secondo la critica rossonera.
Un colpo di scena importante che mette ora in agitazione i tifosi del Milan, fortemente affezionati al tecnico che portò lo scudetto nella primavera del 2022. Il calcio però è mutevole, non c’è spesso tempo e riconoscenza.
Due mesi per dimostrare di avere già lo spogliatoio in mano e ottenendo anche qualche risultato netto. Il Milan sembra avere già un nuovo corso incorporato, soprattutto pensando alla mentalità che cambierà decisamente.
Mandati via Maldini e Massara, c’è anche un nuovo modo di vedere il calcio, fatto di algoritmi, statistiche e di risultati da ottenere senza troppi fronzoli. Un messaggio che sembra arrivare diritto a Pioli, che come tecnico avrebbe solamente due mesi per dimostrare di meritare la riconferma al Milan. Un messaggio che sta arrivando e fa discutere i tifosi rossoneri.
Milan, Pioli out: cosa accadrà
La rosa sta cambiando notevolmente, non solo perché è partito Tonali, ma anche per gli arrivi dall’estero di tanti calciatori che avranno comunque bisogno di un periodo d’adattamento. Difficile vedere il Milan in campo già al massimo del suo potenziale in queste prime gare, occorrerà comunque pazienza in campionato e anche nelle prime gare di Champions League. L’andazzo però sembra di altro genere, come riporta Tommaso Martinelli a Top Calcio 24 il tecnico Pioli rischia l’esonero.
Quella che sembrava follia qualche tempo fa ora potrebbe essere una carta da sfruttare per il Milan, soprattutto in caso di flop iniziale. Guardando il calendario, la squadra rossonera dovrà farsi trovare già pronta: “Non si parla solo di amichevoli perse – ha commentato Martinelli – ma è dalla scorsa stagione che Pioli non sta azzeccando le scelte, non ha valorizzato nemmeno uno dei nuovi acquisti”.
Una fiducia a tempo per il tecnico: “Per me ha due mesi di tempo per rimettersi in carreggiata. E dovrà darsi una mossa, perché nelle prime giornate ci saranno scontri diretti contro la Roma e la Lazio, nonché il derby contro l’Inter”.
Il calendario non è amico inizialmente, la stracittadina dopo poche giornate potrebbe cambiare tutto. Nella scorsa stagione il derby a inizio campionato sorrise al Milan grazie a un super Rafael Leao, mentre quello di Champions League in primavera vide il dominio nerazzurro. Un ricordo ancora vivo e che pesa sul giudizio di Pioli, anche perché sono tanti i tecnici rimasti ancora in attesa di panchina come Nagelsmann e Conte.