Il momento dell’addio è arrivato per un grande campione: la decisione è presa, ma il suo futuro potrebbe essere diverso da quello ipotizzato.
Ci ha pensato a lungo, ma adesso la decisione è stata presa. Non ci sono più margini di manovra, non ci sono più ripensamenti all’orizzonte. Uno dei più grandi campioni nella storia del calcio italiano, il simbolo di un’epoca che ormai è giunta definitivamente al tramonto. Con lui finisce una parte importante delle vite di tutti gli appassionati di calcio italiani. Ma quale sarà il suo futuro? Per settimane si è parlato di un’ipotesi molto suggestiva. Ipotesi che resta ancora sul tavolo e che sembra destinata a concretizzarsi nei prossimi giorni.
Sono stati pochi i giocatori nella storia del nostro calcio divisivi come lui. Milioni di tifosi lo hanno amato, adorato, idolatrato. Qualcuno lo ha seriamente detestato, e non solo per la sua lunga permanenza alla Juventus, ma anche per alcune dichiarazioni, soprattutto lontano dal campo, alquanto controverse. Nessuno però ha mai voluto mettere in dubbio il fatto che, nel suo ruolo, sia stato uno dei migliori della storia. Per tanti addirittura il migliore in assoluto.
Per questo motivo il giorno del suo addio non può che rappresentare uno shock per tanti appassionati. Un cambiamento epocale, la fine di un’era, la pietra tombale su un momento storico per il nostro sport, arrivato al culmine in quel Mondiale del 2006 vinto in Germania. L’ultimo vero attimo di gloria, probabilmente, per il calcio italiano, almeno prima agli Europei conquistati dal gruppo di Mancini.
Si chiude così un cerchio per Gianluigi Buffon. Aveva iniziato al Parma e proprio al Parma ha terminato il suo percorso, dopo circa un ventennio trascorso alla Juventus, con una breve parentesi al PSG alla ricerca di quella Champions che rimarrà il grande rammarico della sua carriera. Insieme, forse, alla mancata promozione dei crociati, squadra che non è riuscito a riportare nella massima serie in queste ultime due stagioni.
Adesso che la carriera agonistica è giunta al termine, a 45 anni per Buffon inizia una nuova vita. Sono tante le proposte che gli sono arrivate in questi mesi. Proposte che Gigi, ancora desideroso di fare qualcosa di importante nel mondo del calcio, ha analizzato nel dettaglio. Anche il Parma avrebbe voluto mantenerlo all’interno dell’organico, magari in un ruolo dirigenziale. A quanto pare, però, il suo futuro potrebbe essere diverso. Azzurro, in particolare.
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, infatti, l’ipotesi che maggiormente starebbe stuzzicando l’ex portierone bianconero è quella relativa al ruolo di capodelegazione della Nazionale. Ruolo che erediterebbe dal compianto Luca Vialli. Fortemente voluto da Gravina, il recordman azzurro (il più presente di sempre in Nazionale con 176 apparizioni) avrebbe chiesto ancora qualche giorno per pensarci. Ma la sensazione è che nel suo cuore Gigi sappia bene cosa voglia fare ‘da grande’. E il suo ruolo da guida in una Nazionale in grandi difficoltà potrebbe risultare fondamentale per raggiungere risultati importanti nei prossimi anni.