Uno dei giocatori più rappresentativi della rosa rossonera è tornato a parlare dell’episodio clou dell’estate milanista
Lo aveva voluto proprio lui, per espressa ammissione del diretto interessato. E sempre lui, dopo un tira e molla durato un’intera stagione, e fatto di offerte, controfferte, ripensamenti, tentazioni e dietrofront, aveva appena concluso l’iter che aveva portato la stella portoghese a prolungare il suo contratto col Milan fino al 2028. Paolo Maldini e Rafael Leao sono due personaggi centrali nella recente storia del glorioso club meneghino.
Il primo, che ha recepito alla perfezioni le indicazioni finanziarie date dalla proprietà Elliott, fino a che questa era rimasta al timone del club, ha costruito negli anni una rosa in grado di vincere lo Scudetto nel 2022, e di spingersi fino alle semifinali di Champions l’anno successivo.
Il secondo, protagonista di una costante crescita che lo ha visto affermarsi come uno dei migliori giocatori d’Europa – forse il numero uno, dice qualcuno, per le potenzialità ancora inespresse – è stato uno dei grandi artefici del Tricolore targato Pioli. Eppure, ad un certo punto, le due strade si sono divise.
Responsabilità della società rossonera, che con un atto forte e coraggioso ha deciso di fare a meno della sua leggenda, Di un uomo amato dai tifosi per il suo attaccamento alla causa e anche per la grande competenza messa al servizio del club. Una separazione dolorosa non solo per i tifosi, ma anche per lo stesso Rafael Leao. Che proprio grazie al grande lavorio del figlio del grande Cesare era finalmente riuscito ad accettare l’offerta che gli avrebbe consentito di restare rossonero ancora a lungo.
L’addio di Maldini visto da Rafael Leao: parole forti
A distanza di ormai quasi due mesi, l’addio di Maldini è stato metabolizzato dall’ambiente. La vita continua, avrebbe detto qualcuno, e infatti è proseguita con una campagna acquisti sontuosa – seguita ad un altro clamoroso saluto, quello di Sandro Tonali – con 6 arrivi importanti più quello ormai imminente di Samu Chukwueze. Impossibile però, per un ragazzo che arrivò giovanissimo in Italia, dimenticare la figura di colui che lo portò nel nostro campionato. E che ha sempre creduto in lui, anche nei momenti più difficili.
“L’addio di Paolo Maldini è stato una sorpresa. Io sono venuto qui anche perché Maldini mi ha chiamato. È stato molto importante per me, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, però la società ha deciso così. Forse ci vedremo in futuro“, ha dichiarato Leao ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’.
Non facile dunque, per il talento lusitano, fare a meno del carisma e della presenza costante della leggenda rossonera. La vita però va avanti, con la missione dichiarata di portare la seconda stella sulle maglie del glorioso club meneghino.