Paolo Maldini è pronto a ripartire da una nuova avventura con il dirigente che ha ricevuto due offerte per la sua carriera.
Dopo l’addio al Milan, per Paolo Maldini è tempo di ripartire con il dirigente che è stato corteggiato da subito.
L’addio al Milan, arrivato al termine della scorsa stagione, ha lasciato di stucco i tifosi rossoneri che si sono sentiti persi una volta vista la propria bandiera lasciare il club. Ora però è tempo di ripartire per il classe 1968 che negli ultimi anni, grazie al lavoro portato avanti con il club e con il suo braccio destro Frederic Massara, ha riportato il Milan ai vertici del calcio italiano prima e di quello europeo poi. Un’avventura positiva nel ruolo di direttore tecnico rossonero che si è conclusa però per differenza di vedute con la nuova proprietà, impersonata da Gerry Cardinale.
La scelta di Paolo Maldini sembra ormai essere fatta. Nonostante in passato abbia affermato che per lui ci sarebbe stato solo un club, ora è pronto ad intraprendere la carriera da dirigente. Per farlo, secondo quanto affermato da Sky Sport, ci sarebbero due opzioni: il PSG o la nazionale italiana.
Il club francese, in aria di rivoluzione, si affiderebbe volentieri all’ex bandiera del Milan per provare a rilanciare la squadra anche in ottica europea. La questione Mbappé sta poi creando diversi dissidi interni ed i francesi sono pronti a cambiare molto anche dal punto di vista dirigenziale. Per Paolo Maldini rappresenterebbe sicuramente un’altra avventura ad alti livelli, potendo cercare all’estero di dare la caccia alla sua prima Champions League da dirigente dopo averne vinte cinque da calciatore.
L’altra avventura è quella che lo vedrebbe nei nuovi vertici del calcio italiano. La nazionale infatti lo attende per cercare di dare vita ad un nuovo ciclo dopo le ultime delusioni delle mancate qualificazioni ai mondiali, intervallate dalla vittoria dell’europeo. Una scelta che darebbe l’opportunità all’ex capitano del Milan di non ‘tradire’ i rossoneri dal punto di vista di club e lavorare per il suo ‘secondo amore’ calcistico, rappresentato dalla nazionale italiana.
Quello che appare certo è che il classe 1968 sia pronto a ripartire per una nuova avventura dal punto di vista dirigenziale, cercando di dimenticare l’addio arrivato al Milan nelle scorse settimane che lo ha allontanato dal club per il quale ha lavorato una vita, prima da calciatore e poi da dirigente.