L’ex portiere, ricoverato ormai da 13 mesi, ha fatto sentire la sua voce in occasione del centenario della famiglia Agnelli alla Juve
Quando si dice che la militanza, e l’appartenenza, ad una determinata squadra di calcio vanno oltre il singolo esercizio della propria professione. Per taluni personaggi il legame con un club, alimentato in questo caso da quasi un decennio tra le fila dello stesso, va ben oltre il giocare con una maglia già blasonata di suo. Ci sono insegnamenti e lezioni che vanno al di là del rettangolo di gioco. Un qualcosa che può tornare utile anche a carriera finita. Anche in una situazione di salute difficile, ancora drammatica. È questo il caso del matrimonio tra Stefano Tacconi e la Juventus, durato in campo dal 1983 al 1992.
Vittima di un aneurisma il 23 aprile del 2022, mentre stava partecipando ad un evento benefico ad Asti, l’ex numero uno della Juve ha attraversato un calvario fatto di tante tappe. Operato più volte, il nativo di Perugia è ricoverato da ormai 13 mesi all’ospedale di San Giovanni Rotondo, nel centro di riabilitazione dedicato a tutti i pazienti vittime di problemi neurologici.
In lento ma costante miglioramento da diversi mesi, l’ex compagno di Platini aveva già fatto sentire la sua voce in occasione dell’addio di Dybala alla Juve, praticamente un anno fa, e quando si era trattato di esprimere il proprio punto di vista sulla querelle ‘penalizzazioni alla Juventus’.
In occasione del centenario della proprietà Juve della Famiglia Agnelli, che lo accolse come un figlio al suo arrivo a Torino ormai 40 anni fa, Tacconi non poteva esimersi dall’esprimere la sua riconoscenza. E il suo immutato amore verso quei colori.
“La Juv mi ha insegnato a non mollar mai”: Tacconi commuove nel giorno dei 100 anni
“Vi scrivo dall’ospedale Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Il mio pensiero oggi va a voi e a questa serata molto importante“, ha esordito Tacconi sul profilo Instagram del figlio Andrea. “Qui ogni giorno faccio riabilitazione, quasi di più di quando mi allenavo nella Juve, ed è proprio dal mondo Juventus che ho imparato a tirare fuori carattere, forza e determinazione. E soprattutto la voglia di non mollare mai“, ha concluso.
L’attaccamento, il senso di famiglia, di appartenenza, alla ‘Vecchia Signora’ è testimoniato dalle successive parole affidate al sito ufficiale del club: “Vi mando un forte abbraccio! Non vedo l’ora di potere tornare allo stadio per seguire le partite e salutare tutti i miei tifosi che mi hanno sostenuto fino ad ora. Sempre forza Juve“.