Gigio Donnarumma parla pubblicamente dopo la rapina subita insieme alla sua compagna, Alessia Elefante, mentre la coppia era in casa, a Parigi.
Momenti irripetibili di terrore per Gianluigi Donnarumma. L’ex estremo difensore del Milan è stato vittima di una rapina da parte di un gruppo di ladri, che si è intrufolato nella villa parigina del calciatore italiano, mentre era in compagnia della sua consorte, Alessia Elefante. I due sono stati derubati di gioielli e oggetti dal valore di centinaia di migliaia di euro, ma sicuramente non è questa la peggior parte dell’accaduto.
La coppia, infatti, è stata tenuta legata durante i minuti della rapina e, nel tentativo di reagire all’assalto, il portiere del PSG è rimasto ferito alla testa. Non appena liberatasi, la coppia infatti è poi andata all’ospedale per un controllo soprattutto al calciatore, il quale ragionevolmente non è stato convocato dal tecnico Luis Enrique per l’amichevole in programma. Un’assenza dovuta alla condizione da recuperare, la quale potrebbe comunque aprire uno spiraglio sul futuro dell’ex Milan, il quale pare non godere dell’indiscutibile titolarità per il tecnico spagnolo.
Tutto ciò si è verificato lo scorso 21 luglio intorno alle tre del mattino presso l’ottavo arrondissement di Parigi. Subito dopo il tremendo episodio, la coppia si è rifugiata in hotel per la notte e ha lanciato l’allarme alle Forze dell’Ordine per fare chiarezza sull’accaduto e anche risolvere le conseguenze, principalmente di sicurezza.
Gigio Donnarumma, il racconto del portiere sulla spaventosa rapina
La serenità della sua famiglia per Gigio Donnarumma è stata la principale preoccupazione. Il portiere del PSG ha confidato a ‘Libero’ le emozioni provate durante l’accaduto, che l’ha visto legato e picchiato dai malviventi. Il giocatore la definisce come la peggior sensazione che si possa provare. “Alessia è stessa costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa a lei”.
Il portiere della Nazionale italiana racconta di essersi sentito impotente, anche perché non parla ancora molto bene il francese e avrebbe preferito dare indicazioni ai ladri affinché, nonostante il bottino portato via, sparissero il prima possibile. Nel frattempo la Procura di Parigi ha aperto un fascicolo per la rapina a mano armata. I capi di accusa prevedono anche associazione a delinquere, sequestro di persona e violenza aggravata. Si attende una ricostruzione con severa punizione.