Reijnders ha preferito il Milan al Barcellona: durante la conferenza stampa di presentazione ha spiegato cosa lo abbia convinto.
Sono servite settimane di trattativa e alla fine Tijjani Reijnders è diventato il quinto colpo della campagna acquisti rossonera. Un investimento costato circa 19 milioni di euro più 4 di bonus. Soldi ben spesi? Lo scopriremo.
Sulla carta il centrocampista olandese ha caratteristiche che fanno molto comodo a Stefano Pioli. Infatti, è un giocatore dotato tecnicamente e al quale piace fare gioco, rendendosi anche pericoloso in fase offensiva con inserimenti e tiri dalla media distanza. Lui stesso ha ammesso che gli piace più attaccare che difendere, però in Italia certamente dovrà migliorare la fase difensiva.
Certamente al nuovo arrivato servirà del tempo per adattarsi alle tante novità. Importante che il Diavolo lo abbia ingaggiato prima della partenza per la tournée negli Stati Uniti, in modo tale che possa inserirsi bene da subito nel gruppo.
Reijnders è arrivato al Milan con grandi motivazioni. Sa che in rossonero ci sono stati dei predecessori olandesi di altissimo livello e anche lui spera di entrare nei cuori dei tifosi, molto curiosi di vederlo all’opera nelle partite del Soccer Champions Tour negli USA.
Ha voluto fortemente il trasferimento a Milano, rifiutando offerte importanti dalla Premier League e anche quella del Barcellona. Durante la conferenza stampa di presentazione a Milanello il giocatore è stato interpellato proprio sul no al Barça e ha risposto così: “Ho parlato con Moncada e Pioli, mi hanno spiegato le loro aspettative e lo stile di gioco. Questo ha reso la mia scelta più semplice e ora sono orgoglioso di giocare in questa squadra“.
Il progetto tecnico-tattico lo ha convinto a legarsi al Milan fino a giugno 2028. Il passaggio in rossonero rappresenta uno step importante per la sua carriera, che ha subito una buona accelerata nelle scorse due stagioni. Adesso è il momento di confermarsi anche in una piazza più importante rispetto all’AZ Alkmaar.
Reijnders ha tutto per fare bene nella squadra di Pioli. Deve essere bravo a capire subito le idee dell’allenatore e a legare con i nuovi compagni di squadra. Parla inglese, quindi con diversi di loro potrà dialogare senza problemi, però è importante che impari anche la lingua italiana con il tempo. Vedremo come se la caverà al momento di scendere in campo.