Il belga continua a far discutere e non solo a causa delle sue prestazioni col Milan: deciso il futuro del trequartista
I tifosi si aspettavano di più, lui stesso si aspettava di più dopo essere stato uno degli acquisti più chiacchierati dell’estate 2022. Impatto quasi nullo per Charles De Ketelaere sebbene in taluni casi ci abbia almeno provato, ma alla fine dei giochi non ha inciso per niente. Il suo futuro è sempre più in bilico, alla luce soprattutto del recente Europeo con l’U21.
Nemmeno nella rassegna giovanile per eccellenza, il centrocampista scuola Bruges ha dimostrato quantomeno la propria qualità di assistman che si era più o meno intravista nel corso dell’ultimo campionato nel quale ha sofferto più del dovuto la distanza evidente che intercorre tra Serie A e Pro League belga.
Ci si aspettava di più da lui, inutile girarci intorno. Era stato voluto e desiderato proprio da Paolo Maldini che fece carte false per strapparlo alle concorrenti. Ci mette e impegno e tutto ma non basta: evidentemente De Ketelaere ha ancora bisogno di tempo, ma al Milan non è che abbiano ancora tutta questa voglia e volontà di aspettare il ragazzo con Pioli che potrebbe dare il suo assenso per una ipotetica cessione in prestito.
Milan, futuro in bilico De Ketelaere
Il belga è ancora giovanissimo, 22 anni, ha tutto il tempo per imporsi nel calcio che conta e dimostrare la cifra con la quale fu pagata oltre un anno fa. Il Milan se da un lato è tentato dal liberarsene, dall’altro intende ancor dargli qualche chance; in queste ore si sta cercando di capire quale sia la strada migliore per lui perché l’investimento fatto dalla società dovrà essere prima o poi ripagato.
La soluzione migliore per lui dovrebbe essere quella del prestito secco, in una squadra magari che potrebbe dargli la titolarità. Potrebbe rimanere in Italia – si era parlato in tal senso di Monza – ma le possibilità dall’estero non gli mancano. Dovrà decidere il Milan che in questo momento non è “diretto” da Maldini e Massara, epurati nemmeno un mese da Gerry Cardinale, ma da Furlani e Moncada che hanno dimostrato di avere la schiena dritta e di ottemperare agli ordini societari a prescindere dal nome in ballo (il recente caso Tonali ha fatto scuola).
Insomma, futuro tutto da decidere ma la società pare convinta che il 22enne possa farsi le ossa in qualche club in prestito secco. Sarebbe la soluzione ideale per lui.