L’investimento da 200 milioni ha catturato l’attenzione di tutti i tifosi del Milan, ma è una mossa che fa già discutere.
I tifosi del Milan si aspettano qualche colpo in entrata dopo la dolorosa cessione di Sandro Tonali, passato al Newcastle per la bellezza di 80 milioni di euro più bonus. Una cifra a cui è molto difficile dire di no, anche se priva il Diavolo di una delle colonne della sua rinascita, tra i principali protagonisti dello scudetto dello scorso anno.
Una mossa, quella della proprietà rossonera, che non è piaciuta alla tifoseria, che già non aveva digerito l‘allontanamento di Paolo Maldini e Frederic Massara. L’impressione dei fan del Milan è che la proprietà sia maggiormente concentrata sugli incassi e che non abbia tutta questa voglia di costruire una rosa realmente competitiva. Ecco perché in tanti aspettano di vedere come verranno reinvestiti i soldi ricavati dalla cessione di Tonali.
Proprio in queste ore è giunta una notizia che farà ulteriormente discutere. La RedBird, la società americana che un anno fa ha completato l’acquisizione del Milan dal fondo Elliott per 1,2 miliardi di euro, è infatti pronto a investire la bellezza di 200 milioni di euro. Purtroppo non si tratta di qualche campione da regalare a Stefano Pioli, come avevano sperato i tifosi del Diavolo.
Milan, la mossa è clamorosa: investimento da 200 milioni
La Gazzetta dello Sport ha infatti riportato la notizia dell’acquisizione del 24% della scuderia Alpine da parte del Fondo gestito da Gerry Cardinale. Già da qualche tempo si vociferava che RedBird fosse effettivamente interessata ad allargare i suoi interessi, sbarcando nel mondo della Formula 1. L’acquisizione del 24% della Alpine Racing Ltd è stata messa a segno anche grazie ad altri investitori, ovvero Otro Capital (il co-fondatore Alec Scheiner è nel CDA rossonero, ndr) e Maximum Effort Investments.
Per RedBird si tratta di un ulteriore ampliamento del proprio raggio d’azione. Il Fondo gestito da Cardinale, oltre a essere proprietario di Milan e Tolosa, può vantare quote di partecipazione anche in molti altri club, anche al di fuori del calcio: basti pensare alla squadra di baseball dei Boston Red Sox, ma anche ai Pittsburgh Penguins (hockey su ghiaccio).
Anche per la Alpine è un’operazione di grande rilevanza, dato che la scuderia ha forti ambizioni e punta a crescere molto in Formula 1. La Renault manterrà solo la Alpine Racing SAS, ovvero quel settore dell’azienda che produce i motori di Formula 1.