Si attenda la decisione della Uefa per quanto riguarda il destino europeo del Milan: il conflitto di interessi potrebbe creare problemi.
Il Milan sul campo si è guadagnato il diritto di partecipare alla prossima edizione di Champions League, partendo dalla fase a gironi. Per il terzo anno consecutivo la squadra di Stefano Pioli è riuscita a centrare questo obiettivo prestigioso ed economicamente rilevante.
Una qualificazione che però potrebbe nascondere un’insidia, dovuta agli affari esterni della proprietà americana RedBird Capital Partners. Il fondo statunitense, guidato da Gerry Cardinale, infatti dovrà prima sbrogliare un problema istituzionale piuttosto noto.
Il regolamento Uefa prevede che due squadre europee, guidate dalla stessa proprietà, non possono partecipare contemporaneamente alle competizioni europee. In questo caso il Milan, che giocherà in Champions, ed il Tolosa. Ovvero il club francese, qualificatosi in Europa League, gestito come socio di maggioranza proprio da RedBird.
Spunta così il rischio che, per conflitto di interessi, almeno una tra Milan e Tolosa possa essere esclusa dalle coppe in maniera clamorosa. Ma RedBird si sta attivando per evitare questa brutta decisione.
Cardinale si dimette dal Tolosa: si attende l’ok della Uefa
La mossa decisiva potrebbe averla effettuata già il 9 giugno scorso Gerry Cardinale. Il patron del Milan ha deciso di dimettersi dal CdA del Tolosa, dove era uno dei consiglieri di maggiore spicco. In questo modo non avrà legami diretti e istituzionali con il club francese, differenziando la sua attività manageriale al Milan con quella in Ligue 1.
Lo stesso potrebbe fare, a parti invertite, il suo braccio destro Alec Scheiner, che potrebbe lasciare il ruolo di consigliere nel Milan e legarsi solo al Tolosa. Strategia che potrebbe salvare la partecipazione alle coppe europee di entrambe le squadre, ma sulla quale si pronuncerà l’Uefa lunedì prossimo, quando a Nyon avverrà l’esame definitivo su questa situazione intricata.
Il Milan ed il Tolosa non sono le uniche squadre in Europa ad avere una situazione del genere. Casi simili, tutti al vaglio dell’Uefa, sono rappresentanti da Brighton e Union Saint-Gilloise, entrambe appartenenti all’imprenditore inglese Tony Bloom, o Aston Villa e Vitoria Guimaraes, sotto la guida di Nassef Sawiris.
Comunque dovesse andare, il Milan sembra però in una botte di ferro. Il regolamento Uefa riguardo alle multiproprietà sembra ‘salvare’ i rossoneri: la squadra ad essere esclusa dalle coppe per eventuale conflitto di interessi sarebbe il Tolosa, visto che è quella con il ranking meno alto e che partecipa alla competizione meno prestigiosa fra le due.