Uno degli oggetti misteriosi dell’ultimo mercato estivo del club meneghino è sul piede di partenza: Pioli gli ha dato il benservito
Investito di sempre maggiore importanza, e poteri decisionali, dalle parole che l’Ad Giorgio Furlani ha pronunciato in occasione del licenziamento di Paolo Maldini, Stefano Pioli si affaccia al mercato estivo con le idee chiare. La squadra va rafforzata in alcuni ruoli chiave, con un occhio bene aperto sulle cessioni di tutti quegli esuberi tecnici che non hanno trovato e non troverebbe spazio nelle future scelte del tecnico.
Dopo la dolorosa rinuncia a Brahim Diaz – il trequartista spagnolo, come previsto, è stato contro riscattato dal Real Madrid – l’allenatore parmigiano è impegnato nella caccia ad un giocatore offensivo che ne possa ereditare posizione, ruolo e possibilmente giocate. Per la verità nella rosa rossonera ce ne sarebbero almeno due potenzialmente in grado di svolgere tale funzione, ma la bocciatura del tecnico – che dopo un anno di esperimenti ha deciso di dire ‘basta’ – appare ormai irreversibile.
Parliamo di due calciatori arrivati a Milanello dall’ultimo discusso mercato estivo: uno di loro era stato addirittura acquistato un anno prima, ma lasciato in prestito nel suo club di appartenenza. Dopo le occasioni, per la verità non moltissime, non sfruttate per convincere Pioli della bontà dell’investimento dirigenziale, i due sono tra i più papabili alla cessione. Soprattutto per uno di essi poi, il destino sembra davvero segnato.
Addio dopo una sola stagione, il Milan ha preso la sua decisione
6 gettoni per 140′ totali in campo in Serie A. Questo il magro, magrissimo bottino di Yacine Adli nella sua prima stagione in maglia rossonera. Il calciatore francese, costato 8,5 milioni nell’estate del 2021 e poi lasciato in prestito al Bordeaux per l’annata successiva, è stato una delle grandi delusioni di mercato del club meneghino. Stavolta il bacino francese, quello che aveva portato a Milano gente come Rafael Leao, Pierre Kalulu e Mike Maignan, non è stato produttivo. Il trequartista transalpino è sembrato spaesato, abulico e poco motivato nelle poche occasioni in cui Pioli gli ha dato fiducia.
Al pari di Charles De Ketelaere, altro oggetto misterioso, costato addirittura la bellezza di 35 milioni, il classe 2000 ha deluso tutte le attese. E dire che il Milan fece quasi carte false pur di accaparrarselo, stringendo un accordo particolare col Bordeaux, inizialmente riluttante a cedere il suo gioiello.
Ora che la necessità di ‘vendere prima di acquistare‘ si è fatta via via più stringente, Adli è uno dei primi della lista alla voce ‘cessioni‘.