Lavori sempre in corso in casa rossonero. I tifosi del Diavolo potrebbero finalmente avere una casa tutta loro.
Dalla Champions ottenuta con qualche timore di troppo, alla separazione da Paolo Maldini e Frederic Massara, il Milan di fatto non ha avuto un attimo di respiro. I rossoneri, capaci di rendere il proprio bilancio sostenibile dopo i disastri delle gestioni precedenti, da almeno un paio d’anni, inizialmente anche con l’Inter, hanno impiegato soldi e tempo su quello che RedBird spera diventi il nuovo stadio della squadra allenata da Stefano Pioli.
Un percorso, quello per l’impianto di proprietà, che in un primo momento aveva visto due ipotesi; rifare integralmente San Siro nella stessa location. Oppure, diversamente, mantenere solo parzialmente la struttura esistente, per costruirvi accanto la nuova casa dei sostenitori di entrambe le compagini meneghine.
Nelle prime fasi di dialogo tra club e Comune di Milano, si respirava un sano ottimismo, tipico della città quasi come un noto spot degli anni Ottanta. Le cose, soprattutto negli ultimi 12 mesi, sono di fatto degenerate. Addio al progetto comune di Milan e Inter. Gerry Cardinale, padrone di RedBird e Steven Zhang, numero 1 nerazzurro, si sono separati, puntando ora ognuno su un nuovo stadio. In questo momento, il Milan sembra vincere questo derby dell’Urbanistica.
Stadio Milan: la svolta a San Donato Milanese
Successivamente, il Milan aveva pensato di edificare lo stadio presso l’area della Maura, dove attualmente esiste un ippodromo. Anche in quel caso, dopo un iniziale ottimismo, il 15 maggio scorso Paolo Scaroni ha bocciato definitivamente l’ipotesi, parlando dei vincoli presenti sull’area e di una forma di ostracismo dell’amministrazione milanese, pressata dai residenti della zona.
Ora però, il Milan sembra aver trovato l’area giusta dove costruire l’erede della Scala del Calcio. Secondo la Repubblica, si tratterebbe dei terreni in zona san Francesco, a San Donato Milanese. In particolare, spiega il quotidiano, la società avrebbe già siglato un’intesa con Sport Life City. Quest’ultima infatti detiene i titoli urbanistici per costruire. Insomma, uno step significativo, imprescindibile per intraprendere l’iter amministrativo.
Secondo la stessa fonte, il progetto includerebbe uno stadio da 60 mila posti, aree ricreative, il museo del Club. La cubatura dovrà essere inferiore ai 180 mila metri quadrati previste dalle normative vigenti. Proprio a causa di questa soglia, il centro d’allenamento resterà Milanello e non verrà realizzato accanto allo stadio. Cardinale non vuole perdere altro tempo, già la prossima settimana si terrà un vertice col Comune di San Donato.
Il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, ha così parlato della vicenda: “La sensazione è che il Milan ritenga molto interessante l’area di San Francesco. Ma questo non implica la certezza che lo stadio verrà costruito a San Donato. Serve il progetto per coinvolgere gli altri enti preposti, tra questi la Regione e il Comune di Milano”.