La storia del calcio italiano poteva cambiare con il duo formato da Sarri e Berlusconi, una rivelazione che è emersa in queste ultime ore.
Il tecnico attuale della Lazio poteva allenare il club dell’ex premier, un retroscena di mercato che fa immaginare come la carriera di Sarri poteva emergere in ben altro modo. Lo ha rivelato proprio chi conosceva molto bene Berlusconi.
Il calcio italiano ha avuto tanto, nel bene e nel male, da Berlusconi. Il Milan pluridecorato è rimasto nella storia, le squadre di Sacchi e Capello furono costruite con sfarzo economico importante per i tempi e uomini che rimasero nel corso del tempo.
E chissà cosa poteva regalare, a livello di titoli e soddisfazioni, il Milan allenato da Sarri. È un retroscena di mercato che viene svelato, una situazione interessante da verificare soprattutto nel capire quale sarebbe stato poi il rapporto tra il tecnico e l’ex presidente dei rossoneri.
Sarri-Berlusconi, cos’è successo
Politicamente i due avevano delle idee un tantino diverse, non per questo era impossibile trovare un accordo dal punto di vista sportivo, un po’ come quanto avvenne più di vent’anni fa con Zaccheroni. Sarri come possibile tecnico dei rossoneri era un’opzione interessante e, col senno di poi, un tentativo migliore rispetto ai tanti allenatori che si sono succeduti nel corso del tempo. A svelarlo è stato Arrigo Sacchi, consigliere di Berlusconi in questa vicenda.
Alle colonne del Corriere della Sera, Arrigo Sacchi ha ammesso come aveva suggerito Sarri per il Milan: “Un consiglio che Berlusconi non ha seguito? Io gli dissi di prendere Sarri, per me era da collocare sulla panchina dei rossoneri perché dimostrava di essere dieci anni davanti agli altri. Non mi ha dato retta”. Il tutto avvenne tra la primavera e l’estate del 2015, dopo che Sarri aveva condotto alla salvezza l’Empoli e dimostrato di reggere il confronto in Serie A.
Quell’estate cambiò il corso della storia calcistica. Sarri andò al Napoli, mentre il Milan scelse un altro allenatore che non convinse sino in fondo. La panchina rossonera, dopo l’addio di Simone Inzaghi, fu affidata a Sinisa Mihajlovic, poi fu esonerato a poche giornate dal termine con l’intuizione Cristian Brocchi, voluto da Berlusconi in persona ma che rese poco da subentrato. I tifosi rossoneri pensano a cosa sarebbe stato il Milan con Sarri, un allenatore che probabilmente avrebbe valorizzato meglio una rosa votata estremamente al palleggio ma poco grintosa in campo.