I bianconeri in Europa sono costretti ad accontentarsi della Conference League. Ora una nuova bomba: l’allenatore.
La Juventus resta una società con tanti interrogativi, l’ultimo potrebbe riguardare anche l’unica certezza apparente: l’allenatore. Riavvolgendo il nastro, la stagione della Vecchia Signora ha avuto tanti bivi, spesso imboccati nella direzione sbagliata. La prima tegola arriva a fine 2022 con le dimissioni dell’intero cda bianconero, con l’ex presidente Andrea Agnelli in primis.
Il 20 gennaio la condanna alla penalizzazione di 15 punti dalla Corte Federale d’Appello, il 20 aprile il ricorso bianconero accolto dal Collegio di Garanzia che nei fatti è poi sfociato nella pronuncia del 22 maggio. In quella data, nel terzo processo per le plusvalenze, la penalizzazione è stata portata a -10. La Juventus, saputa la notizia nell’immediata vigilia del match, ha perso poi 4-1 al Castellani di Empoli.
Paradossalmente, se i bianconeri avessero vinto in Toscana, vincendo anche con Milan in casa, e Udinese in trasferta, avrebbero scavalcato proprio la squadra di Pioli, accedendo alla Champions nonostante la sanzione.
Panchina Juve nel caos: per Allegri offerta monstre dall’Arabia Saudita
Alla Continassa, come detto, pensavano di aver archiviato il discorso tecnico. Massimiliano Allegri ha un contratto da 7 milioni netti l’anno fino al 2025, balzello oneroso senza Champions, ma che comunque il presidente Gianluca Ferrero aveva deciso di onorare. “Allegri non è mai stato in discussione, c’è totale condivisione di tutti gli scenari futuri, mercato, gestione sportiva, organizzazione all’interno di un quadro economico-finanziario della società ancora piuttosto complicato”, aveva affermato lo scorso 7 giugno l’amministratore delegato Maurizio Scanavino. Parole che servivano a tranquillizzare la piazza, visto che al momento anche il ds designato, Cristiano Giuntoli, non ha ancora convinto Aurelio De Laurentiis a liberarlo dal Napoli.
Ora, come scrive La Gazzetta dello Sport, neanche l’inquilino della Continassa sembrerebbe certo di restare. Dall’Arabia Saudita infatti, sarebbe iniziato un pressing feroce nei confronti del tecnico toscano. Secondo la Rosea, le parti più volte si sarebbero confrontate nell’ultima settimana. La stessa fonte afferma che una svolta sul caso potrebbe aversi nelle prossime 48 ore, quando un vertice potrebbe avere luogo a Montecarlo, seconda casa di Allegri. In quella sede, gli intermediari arabi potrebbero effettuare la cosiddetta proposta indecente per convincere Allegri a salutare i bianconeri.
Al momento non sono emersi altri dettagli, tra i club senza allenatore si registrano l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo e l’Al-Hilal, che aveva messo sul tavolo 500 milioni per Messi, l’argentino ha preferito Miami. I rumors parlano di un contratto da quasi 30 milioni netti a stagione per Allegri. Per il sostituto, i bianconeri hanno in mente tre profili: Tudor, Motta e Conte.