In casa Milan regna il caos dopo l’addio di Maldini (e Massara): parole di Scaroni inequivocabili, oltre al danno la beffa
Tempo di riflessioni in casa Milan dopo il doppio addio improvviso di Paolo Maldini e Frederic Massara. Gerry Cardinale, titolare dl fondo RedBird e azionista principale del club, intende avviare un nuovo corso.
Un corso nel quale Maldini, stando a quanto trapela da Milanello, non avrebbe avuto nessun ruolo di primo piano: il grande errore dell’ex capitano rossonero sarebbe stato il mercato della scorsa stagione quando furono tesserati in particolare Charles De Ketelaere e Divock Origi. Investimenti questi che proprio non sono andati giù a Cardinale che per questo avrebbe agito di persona andando in contrasto con l’ex direttore dell’area tecnica.
Oltre all’aspetto relativo al mercato, avrebbe pesato anche la volontà di Maldini di cambiare guida tecnica con un nome nuovo e di chiudere quindi il rapporto con Stefano Pioli. Ma anche questa mossa non sembra sia stata presa benissimo dal patron che invece intende proseguire con Pioli dandogli ancora più responsabilità, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei calciatori sul mercato.
Ciò che ha sorpreso, oltre a tutto il resto, è stato anche il magro comunicato stampa con il quale la società ha dato addio alla sua leggenda. Non ci si aspettava un comportamento del genere, ma i fatti sono questi: Maldini è stato “salutato” nel peggiore dei modi con il presidente e collaboratore di Cardinale, Paolo Scaroni, che lo ha liquidato con poche parole.
In una lunga intervista al Corriere della Sera, il noto dirigente rossonero ha voluto salutare Maldini ma senza risparmiargli alcune critiche in merito al suo operato. Inoltre, Scaroni ha fatto intendere che alla base del divorzio ci sarebbe stato un modo diverso di intendere il lavoro all’interno del club.
“Maldini? Gentiluomo, persona attaccata al Milan, ma noi vogliamo altro“, afferma Scaroni senza risparmiare critiche all’ex capitano. “Seguiamo un modello innovativo di gestione tramite un lavoro in team. Abbiamo avuto l’impressione che Paolo sentisse a disagio“. Poi fa il punto sulla polemica relativa all’ipotetico arrivo di Andrea Pirlo al posto di Stefano Pioli: “Esonero di Pioli? Non voglio esprimermi, ma voglio ribadire che lui è centrale nel progetto. Durante il prossimo mercato lavoreremo in team con l’ad Furlani e Moncada”.
E proprio il mercato sarà fondamentale per capire come si muoverà il nuovo responsabile Geoffrey Moncada. Al momento, la prorità è chiudere la trattativa per Daichi Kamada, in uscita dal Francoforte, ma occhio anche alle “occasioni” Evan N’Dicka e Youri Tielemans: piacciono entrambi a Pioli.