Ibrahimovic ha dato l’addio al calcio giocato. Dopo una stagione ricca di problemi muscolari ha deciso di smettere e lo ha fatto in grande stile. In conferenza stampa ha ricordato anche il suo agente Raiola
Ibrahimovic ha deciso di dire stop. Lo svedese dopo una carriera di altissimo livello ha appeso gli scarpini al chiodo. In questa stagione i tanti infortuni lo hanno limitato ed è riuscito a realizzare un solo gol: a Udine su calcio di rigore. Ibra ha cambiato totalmente il Milan dal momento del suo ritorno. I rossoneri stavano disputando una pessima annata e col suo carisma tutto è cambiato. Prima il cambio di marcia nel post lockdown, poi il secondo posto nel 2021 e infine lo Scudetto del 2022.
Il Milan è tornato grande grazie a Zlatan e ieri tutto il popolo rossonero gli ha reso omaggio nonostante il suo passato negli eterni rivali di Inter e Juventus. Un campione senza tempo che ha guadagnato il rispetto di tutti: “Ringrazio i giornalisti per la loro pazienza, adesso lavorerete di meno. Per me è stata una giornata molto speciale, perché non ho detto a nessuno che lasciavo il calcio. Al Milan ho detto che dovevamo fare una cosa per l’ultimo match, ma nessuno sapeva del ritiro”.
Ibrahimovic, addio e il ricordo di Mino Raiola in conferenza stampa
Ibrahimovic ha scritto pagine di storia del calcio e ha lasciato il segno in tutte le squadre in cui ha giocato. Ha girato mezza Europa e ha anche giocato per un breve periodo in America. Adesso il suo futuro è sconosciuto e non sa ancora cosa vorrà fare. Al momento ha escluso la voglia di diventare un allenatore o un dirigente, ma potrà ovviamente cambiare idea quando vuole. Alla figura di Ibra è ovviamente legata quella di Mino Raiola. Suo storico agente che è scomparso qualche anno fa.
Queste le parole del gigante svedese su di lui in conferenza stampa: “Ogni cosa che ho fatto, dentro e fuori dal calcio, l’ho fatta con Mino Raiola. Non avevo nessuno al mio fianco e sono molto riservato sulle mie cose, ma le ho divise con Mino. Da quando non c’è più non è più la stessa cosa. Se fosse stato per lui, avrei continuato a giocare a calcio perché voleva la commissione (ride, ndr). Scusa Mino, ma è la verità”. I cronisti in sala conferenza hanno riso e hanno applaudito Zlatan.